Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/12/2015 06:40:00

Furto di cavi. Chiesta condanna a tre anni per due marsalesi

 Tre anni di reclusione sono stati chiesti per i pregiudicati marsalesi Antonio Gambina e Salvatore Maltese, rispettivamente di 28 e 25 anni, che all’inizio del 2014 furono arrestati dai carabinieri per furto di cavi elettrici in rame. Le manette scattarono per i cavi tranciati in contrada Bambina, dove numerose abitazioni rimasero senza energia elettrica. Con danni anche per elettrodomestici e attività lavorative che rimasero bloccate. Anche per questo, il Comune di Marsala, costituitosi parte civile (a rappresentare l’ente è l’avvocato Cosimo Di Girolamo), ha chiesto un risarcimento danni di 50 mila euro. Una richiesta comunque simbolica considerato che i due imputati, ammesso che il giudice l’accolga, non dispongono certo di tutto quel denaro. Il Comune, però, vuol dare un segnale a chi danneggia la collettività. Sempre per furto di cavi elettrici (oltre che di attrezzi agricoli), Gambina e Maltese furono nuovamente arrestati dai carabinieri di Petrosino a fine novembre 2014.