"L'Italia non è più incagliata nelle secche". Così il premier Matteo Renzi nell'annuale bilancio di fine anno. "Abbiamo messo mano a dossier che erano impantanati da anni - prosegue il premier -. Non significa che abbiamo fatto tutto bene o che non c'è altro da fare ma che, in questo 2015, c'è stata la svolta". E conclude: "C'è tanta fame di Italia nel mondo. Dovremo rendere sempre più semplice il Paese e vedrete che non ce ne sarà per nessuno".
Il presidente del Consiglio anticipa anche l'agenda del primo mese del 2016: " A gennaio in Parlamento riforme e unioni civili". Il Pd ha infatti istituito un gruppo di lavoro ad hoc, costituito da parlamentari di diverse sensibilità, per mettere nero su bianco alcuni emendamenti condivisi. Il termine per la loro presentazione è il 22 gennaio: dopo 4 giorni comincerà la discussione nell'Aula del Senato, con l'ipotesi di un ok con una maggioranza inedita Pd-M5S-Sinistra Italiana dato che il Partito democratico non riesce a trovare un punto d'incontro con Ap. I due schieramenti politici sono divisi da quella stepchild adoption che semina dubbi anche tra i Democratici.