Ci sono gli chef che escono dalle scuole di cucina, quelli che non hanno mai lavato una stoviglia. E quelli che hanno cominciato proprio dal basso, dal lavare le stoviglie, all’affettare i pomodori, a preparare piccoli dolci. Piano piano, fino a diventare chef premiati ed esportatori della cucina siciliana (e marsalese) nel mondo. E’ la storia di Mimmo Pipitone, marsalese, da 12 anni a Oxford. A settembre chef Pipitone è stato chiamato a presentare un piatto al “Palermo Food Festival, manifestazione gastronomica internazionale. Pipitone, insignito nel 2013 con la medaglia di platino a Roma, ha presentato il suo, è il caso di dirlo, piatto forte: i ravioli neri con ricotta e gambero rosso di Mazara con un letto di macco di fave.
E questo è stato uno dei piatti che ha presentato anche nel corso di una serata alla Trattoria Garibaldi a Marsala. Chef Pipitone ha raccontato la sua storia, l’impatto con la cucina inglese e l’importanza di cucinare piatti di qualità all’estero, con i prodotti tradizionali siciliani.
Ingredienti semplici ma mescolati in modo originale. Il raviolo nero, col cuore bianco e rosso, produce un bel contrasto all’occhio. Ma al gusto tutto si miscela bene e con equilibrio. Nella serata organizzata da Uccio Arco e Giuseppe Sciacca della Trattoria Garibaldi le pietanze preparate dallo chef Pipitone erano accompagnate dai vini dell’azienda agricola Di Pietra Paola Maria, una “startup” dei vini.
Le pietanze, dicevamo: mousse di baccalà su cestino di parmigiano, polpo arrosto su crema di patate allo zafferano, sarde gratinate al forno aglio e mollica, tartare di gambero rosso su gelatina al marsala, ricotta alla menta glassata con vino cotto.
Il raviolo nero farcito con ricotta e gambero rosso su macco di fave e mandorle, e come altro primo le busiate di tumminia con ragù bianco di spatola e pesto pistacchi. Al termine la classica cassata siciliana.