«Abbiamo un finanziamento complessivo di 23 milioni e 500 mila euro che non è mai stato in bilico. Il progetto per la realizzazione del depuratore a Castellammare e Scopello andrà avanti e riteniamo che adesso, per i poteri speciali dei quali può avvalersi il commissario straordinario, quanto da noi avviato sarà portato a termine in maniera ancora più spedita». Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola in riferimento al progetto per la realizzazione del depuratore a Castellammare e nella frazione di Scopello.
«Già nel 2014 era stato stabilito dal Governo di accelerare la realizzazione degli impianti di depurazione con commissari straordinari nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, poiché il commissario straordinario ha poteri esecutivi non attribuiti ai Comuni che devono necessariamente percorrere tortuose strade burocratiche che si traducono in mesi o anni di attesa. Vorrei precisare che il commissariamento riguarda quasi tutti i Comuni in procedura di infrazione comunitaria per la mancanza di depuratori. La nomina dell’assessore regionale Vania Contraffatto, con la quale collaboreremo, è stata adesso formalizzata, così come stabilito da tempo, e certamente accelererà i tempi di realizzazione. I finanziamenti per la rete fognaria e gli impianti di depurazione siciliani della delibera Cipe 60/2012 erano di oltre un miliardo di euro. La Regione -prosegue il sindaco Nicolò Coppola- ha continuato a monitorare i passaggi che abbiamo fatto fino ad adesso ma la gestione è già da tempo commissariale: il 3 agosto, per fare un esempio concreto, abbiamo presentato al Ministero dell’Ambiente il progetto definitivo del depuratore di Scopello che è stato esitato favorevolmente; l’esito positivo, però, non è stato comunicato al Comune ma al Consiglio dei Ministri che è ormai competente per la procedura di commissariamento statale. Faccio queste precisazioni per rassicurare tutti».
Il sindaco Nicolò Coppola afferma anche che «l’attuale progetto che stiamo portando avanti è stato da noi trovato già avviato poiché la giunta Bresciani nel 2010 ha abbandonato il progetto di ristrutturazione del depuratore esistente in contrada Cerri, già finanziato con 5.500.000,00 euro. Con atto deliberativo è stato cambiato il sito ed avviata la progettazione di un nuovo depuratore in un’area sposata in avanti di circa 300 metri. Il sito è vincolato urbanisticamente: in parole semplici ci sono almeno dieci vincoli da superare che riguardano il luogo, non il progetto e neanche la tipologia di impianto. I vincoli da superare riguardano la zona scelta. Le conferenze di servizi svoltesi all'assessorato regionale Lavori Pubblici hanno avuto lo scopo di raccogliere suggerimenti per mandare in gara un progetto ancora in fase preliminare. In altre parole l’impresa che si aggiudicherà l’appalto dovrà predisporre il progetto definitivo e poi ottenere, in una successiva conferenza di servizi, il benestare per l’impianto da realizzare. Infine sottolineo che abbiamo portato avanti e seguito costantemente con attenzione l’iter per il progetto, seppure preliminare, predisponendo anche lo studio geomorfologico –conclude il sindaco Nicolò Coppola- che è richiesto al fine di dimostrare la compatibilità delle opere con il consolidamento e dunque la messa in sicurezza, del costone roccioso sovrastante. I tortuosi passaggi che stiamo percorrendo sono in definitiva il prezzo da pagare per la scelta di un nuovo sito che non possiamo mettere in discussione, ma solamente portare a compimento».