"Alle mozioni dei consiglieri comunali devono seguire i fatti, ovvero azioni sinergiche e condivise che si muovono nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Gruppo 6 Gdo. A nulla servono, invece, le strumentalizzazioni e le bassezze politiche”.
E’ la ferma presa di posizione dei segretari della Camera del lavoro di Castelvetrano, della Filcams Cgil, della Fisascat Cisl e della Uiltucs Uil di Trapani a seguito delle dichiarazioni dei consiglieri comunali di Articolo 4 dell’amministrazione castelvetranese che con una nota stampa, diramata nei giorni scorsi e contestata anche dagli stessi lavoratori, hanno attaccato ingiustamente le “parti sociali” accusate di essersi “accorte solo adesso” della grave situazione in cui versano i lavoratori del gruppo della grande distribuzione confiscato Giuseppe Grigoli.
“Le dichiarazioni dei consiglieri di Articolo 4 denotano una totale mancanza di conoscenza dei fatti che riguardano la vertenza dell’ex Gruppo 6 Gdo, che hanno visto i sindacati lottare e battersi a fianco dei lavoratori, e delle azioni messe in atto a Castelvetrano, così come in tutte le vertente dove quotidianamente siamo impegnati ”, commentano i segretari della Cgil di Castelvetrano Gaspare Giaramita, della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo, della Fisascat Cisl Mimma Calabrò e della Uiltucs Uil Mario D’Angelo.
“Alle strumentalizzazioni e agli attacchi privi di fondamento – proseguono i sindacalisti – preferiamo continuare a portare avanti la nostra incessante azione sindacale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, con l’auspicio che anche tutte le forze politiche si impegnino in tal senso”.
Intanto, quasi tutti i lavoratori della rete di vendita sono stati ricollocati grazie all’intervento dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e alla costante azione delle Organizzazioni sindacali, sostenute anche dal sindaco di Castelvetrano, volta a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali.
Per quanto riguarda invece i 77 lavoratori del Ce.di. (centro distribuzione) i sindacati registrano dal mese di settembre un “assordante silenzio da parte delle Istituzioni” malgrado i diversi incontri intercorsi tra Organizzazioni sindacali, lavoratori, Agenzia dei beni sequestrati e confiscati e la Prefettura di Trapani.
Per i lavoratori del Centro distribuzione si prospettava fino allo scorso luglio una soluzione che sarebbe potuta scaturire dalla trattativa con il gruppo Maione, possibilità successivamente congelata per il subentrare di altre trattative svolte direttamente dai Ministeri dell’Interno e dello Sviluppo economico.
“I lavoratori – concludono Giaramita, Gandolfo, Calabrò e D’Angelo – hanno bisogno di risposte concrete circa il loro futuro occupazionale. Per questa ragione riteniamo indispensabile e urgente la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto e alla presenza di tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte”.