Il Comune di Castellammare si è costituito parte civile al processo per i lavori al porto che vede imputati 4 persone accusate di aver utilizzato cemento impoverito. "Il Comune è certamente parte offesa - dichiara il sindaco Nicolò Coppola -. Riteniamo opportuno difendere gli interessi della nostra città al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti". I lavori di messa in sicurezza del porto sono stati finanziati per un importo di oltre ventiquattro milioni di euro. Nel 2013 il cantiere è stato dissequestrato ma i lavori non sono mai ripresi. «Da tempo - prosegue il sindaco Coppola- spingiamo per la messa in sicurezza dell’esistente e la ripresa dei lavori e da oltre un anno si susseguono incontri all'assessorato regionale alle Infrastrutture, che è l’ente appaltante, nel tentativo di trovare una soluzione con l’impresa in modo da cercare quantomeno di salvaguardare le opere realizzate che rischiano di essere definitivamente compromesse. Se non si troverà una soluzione probabilmente si dovrà procedere ad un nuovo appalto ma speriamo di trovare una soluzione condivisa». Per gli altri lavori del secondo lotto il consorzio di imprese SICS ha già sottoscritto il contratto di lavoro e potrà iniziare a breve.