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02/03/2016 10:30:00

Vino, Assoenologi studia l'Alcamo Dop

 E' stato dedicato all'Alcamo Dop l'incontro tecnico di degustazione promosso da Assoenologi Sicilia che si è svolto domenica 27 febbraio presso le Tenute Rapitalà, a Camporeale. La riflessione sull'Alcamo Dop è stata affidata all'enologo Giovanni Angileri che opera nella zona da 12 anni, una zona che è patria del catarratto, vitigno di primaria importanza nella piattaforma ampelografica siciliana, il più coltivato.
"Nel 2015 - ha spiegato l'enologo Angileri - sono stati 13.704 gli ettolitri di vino DOP Alcamo certificato. Di questi, più di 9.000 sono stati gli ettolitri imbottigliati. I numeri ne fa la 4° D.O. della Sicilia dopo Doc Sicilia, Marsala, Etna e Pantelleria".
Costituita nel 1972, la doc "Bianco Alcamo" è anche una delle siciliane più antiche. Il disciplinare prevedeva inizialmente solo vitigni a bacca bianca, per lo più catarratto. Nel 1999 è stata ammodernata con l'aggiunta di vitigni a bacca nera e nuove tecniche di vinificazione prendendo il nome di Alcamo Dop. Il territorio della Dop Alcamo è compreso tra due province Trapani e Palermo. I comuni di appartenenza sono Alcamo, Calatafimi, Castellammare, Gibellina , Balestrate, Camporeale , Monreale, Partinico, S. Cipirrello, S. Giuseppe Jato.
All'incontro sono intervenuti anche l'enologo Silvio Centonze, direttore tecnico delle Tenute Rapitalà, e l'enologo Ignazio Arena che si occupa dell'aspetto agronomico dell'azienda.
La giornata si è poi conclusa con la degustazione di 10 tipologie di Alcamo Dop, 7 bianchi e 3 rossi.
"Approfondire, riflettere e confrontarsi: erano questi gli obiettivi della giornata - ha commentato il Presidente di Assoenologi Sicilia, enologo Giacomo Manzo - Sono emersi gli ottimi risultati sia a livello qualitativo che quantitativo della Dop Alcamo. Ancora una volta si è dimostrato che i vini a denominazione sono in grado di realizzare grandi performance. Sono questi quindi da incentivare e promuovere".