Una coppia marsalese è accusata di aver maltrattato in vari modi i tre figli adottivi. E' cominciatp con la costituzione delle parti civili il processo al tribunale di Marsala davanti il giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte. I tre figli adottivi della copia sono originari dell'Est europa, due di loro adesso sono maggiorenni. Sarebbero stati picchiati, costretti a fare le pulizie, a vivere in un garage, e inoltre non avrebbero potuto frequentare amici e neanche parlare la lingua del paese d'origine.
I due coniugi cinquantenni sono stati rinviati a giudizio lo scorso gennaio, l'inchiesta riferisce che i ragazzini sarebbero stati trattati come "soggetti inferiori". Una storia raccapricciante che qualche anno fa arrivò al tribunale dei minori che decise per i minorenni il trasferimento in una comunità. Quando due dei tre ragazzini hanno compiuto 18 anni hanno chiesto e ottenuto la condanna dei genitori al loro mantenimento. 300 euro al mese che dal 2014 i due coniugi devono versare a ciascuno di loro, anche se maggiorenni e da tempo non stavano più a casa dei genitori adottivi, più gli arretrati dei tre anni precedenti. Proprio in seguito all'esito del procedimento civile venne avviato quello in sede penale per paltrattamenti. I tre ragazzi sono parte civile assistiti dagli avvocati Salvatore e Laura Errera, Marco Perrone assisterà il minore.