Nuovo step della collaborazione tra l'Azienda Sanitaria di Trapani e l'Azienda Sanitaria di Gorizia, avviata per diffondere e radicare la strategia sui fattori di protezione della crescita denominata “Abilità di vita-Life Skills”, in sinergia con l’Istituto Superiore di Sanità, intrapresa nel 2014.
Nei giorni scorsi si è svolto al Palabigot di Gorizia un evento organizzato dalla Rete Health Promoting Hospitals & Health Services Friuli Venezia Giulia, rete riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui è responsabile Cristina Aguzzoli: il “sistema What's up”. Si tratta di un concorso sulla life skills che ha coinvolto tutte le scuole della regione e a cui hanno partecipato 1.300 studenti delle scuole medie superiori.
All'evento hanno presenziato il D.G. dell'Azienda Sanitaria di Gorizia, l’assessore alla salute della regione Friuli Venezia Giulia, il sindaco di di Gorizia, il presidente della provincia friulana, e Antonio Sparaco responsabile del progetto per l'ASP di Trapani.
Nell'occasione è stato ribadito il valore della collaborazione scientifica tra l' ASP di Gorizia e l'ASP di Trapani con l' Istituto Superiore di Sanità, per il perseguimento di un unico obiettivo: il miglioramento del benessere mentale nei giovani attraverso l'utilizzo delle “life skills”.
Per il direttore generale dell’ASP di Trapani, Fabrizio De Nicola “La valorizzazione del sistema di intervento attraverso le abilità di vita, cognitive, emotive e relazionali, è riconosciuta come uno strumento efficace. Questo sistema nella nostra azienda è già stato sperimentato, con ottimi risultati, nelle attività di prevenzione per la violenza sulle donne”.
La linea di lavoro si pone l’obiettivo di tradurre il “Piano Nazionale della Prevenzione 2014/2018” sul benessere mentale dei giovani, traducendone i diversi passaggi che possono portare dalla salute alla malattia.
“Stiamo cercando di realizzare un sistema-salute integrato e nazionale – ha spiegato Sparaco - per la promozione della salute e del benessere mentale nei giovani adolescenti attraverso la costituzione di una regia interistituzionale fra sanità, scuola e comunità. Un sistema in grado di governare il percorso di accompagnamento dell’adolescenza a partire dalla salutogenesi, fino alla gestione del rischio - e della presa in carico, ove necessario- rafforzando le capacità di resilienza e promuovendo processi di ‘empowerment’ personali e sociali, attraverso l'uso delle Life skills”.