“I registri tumori in Sicilia che fine hanno fatto?”. Lo chiede il deputato del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo che ha presentato ben sei atti parlamentari negli ultimi tre anni, ottenendo in risposta solo “lunghi silenzi”. Scatta così l’ennesima denuncia sulla mancata promulgazione del registro tumori di Agrigento e sulle anomalie e malfunzionamenti della maggior parte dei registri in Sicilia. Adesso il parlamentare Cinquestelle presenta una formale richiesta di chiarimenti al Dipartimento di prevenzione della salute e chiede di conoscere lo stato di avanzamento dei lavori, la raccolta e l’analisi dei dati e le relative tempistiche per la pubblicazione degli stessi.
“Il ritardo è divenuto inaccettabile, - afferma Mangiacavallo - i siciliani hanno percezione di un aumento vertiginoso dei casi di tumore legati a fattori ambientali ma, al momento, lo strumento che potrebbe dare queste risposte, il registro tumori appunto, resta fermo al palo”.
Il M5S, in contatto con il comitato “Registro dei tumori subito” e con l’avvocato Silvia Sazio impegnata da anni nella stessa causa, si è già attivato a diversi livelli. Oltre agli atti parlamentari presentati a Palazzo dei Normanni, infatti, anche il gruppo di attivisti di Racalmuto ha avanzato un’istanza all’Asp di Trapani per sollecitare il funzionamento del registro. La stessa istanza sarà presentata da tutti i meetup dell’Agrigentino. “Faremo sentire forte la pressione su chi appare del tutto disinteressato, – conclude il deputato - e a tutti coloro che hanno ritenuto ingiustamente che questo fosse un argomento secondario”.