O ce l’hai o non ce l’hai. E se ce l’hai deve saltar fuori nei momenti peggiori, proprio come una risorsa, deve aiutarti ad esorcizzare, sdrammatizzare. Sto parlando del senso dell’umorismo, l’argomento che ho scelto questa settimana di scandagliare. I riferimenti letterari sono davvero tanti, al punto di poter affermare che senza questa componente la letteratura di tutti i tempi si ridurrebbe ad un elenco di fatti noiosi e pedanti. Avevo pure scritto un pezzo ricco di riferimenti e citazioni dotte, rileggendolo sono stata colta da un attacco di narcolessia. Sì perché una cosa è parlare di umorismo, altra cosa è esercitarlo. Il mio senso dell’umorismo era stato fagocitato dalle condizioni ambientali in cui mi trovavo, come tutti i cittadini del centro storico di Marsala. L’ennesima rottura di… tubi del servizio idrico. Senza acqua da tre giorni. Seduta davanti allo schermo del pc dentro una casa ormai provata dal disagio conseguente, osservata dai gatti ormai allergici al loro stesso pelo, mentre il mio cagnolino (perché io sono una che non si fa mancare niente) starnutisce a ripetizione. Decido di spostarmi in terrazza per respirare l’aria fresca del mattino, ma le piante sono ormai chine e con le foglie congiunte in posa di preghiera, devastate dallo scirocco di questi giorni (perché questa città non si fa mai mancare niente). Il mio senso dell’umorismo era stato fagocitato dal dramma igienico in cui mi sono trovata, e c’è voluto uno sforzo di volontà per trovare il lato ironico di tutto questo. Il solo libro che mi ronzava per la testa era Dune, il ciclo fantascientifico ambientato in un mondo desertificato, una saga non certo famosa per l’umorismo che la contraddistingue, piuttosto uno scenario apocalittico in cui ogni sostanza liquida è estremamente preziosa, e lo è al punto che per dare il benvenuto ad un ospite bisognava sputargli in faccia. Ecco, è questa la scena che in questi giorni mi ha tormentata: il desiderio d’incontrare i responsabili di questo sistema idrico e accoglierli con il rito citato, e non sto pensando a nessuno in particolare.
Katia Regina