Finisce così, con il Trapani che rimane in Serie B e il Pescara che festeggia il ritorno in Serie A. Finisce con il gol di Citro che ha fatto sperare, e la magia da 40 metri di Verre a chiudere i giochi. Finisce con i 9 mila del Provinciale in piedi ad applaudire i granata, con le lacrime di Serse Cosmi a fine partita, e l'abbraccio di Massimo Oddo.
Finisce una stagione epica per il Trapani, un campionato pieno zeppo di emozioni, e quel sogno chiamato Serie A, coltivato partita dopo partita, in un girone di ritorno da record. Il terzo posto in campionato e poi i playoff, con lo Spezia fatto fuori, e la doppia sfida col Pescara.
La città in queste settimane ha sostenuto i giocatori, il mister-condottiero Serse Cormi. Ha sperato, sognato. Ci ha creduto, con i piedi per terra. Perchè si poteva fare, ma anche se non ci si riusciva, andava bene lo stesso. E' questo quello che hanno voluto dire i 9 mila del Provinciale ieri sera in piedi ad applaudire a fine partita: un grande grazie.
"Mi dispiace non perchè Trapani non potrà conoscere la Serie A, ma perchè la Serie A non potrà conoscere Trapani, questa gente, questa città", ha detto a fine partita in conferenza stampa Serse Cosmi. "Abbiamo fatto una cavalcata esaltante, speravamo andasse diversamente. Ma minuto dopo minuto realizzeremo cosa siamo riusciti a fare. La squadra ha dato tutto, anche di più, e forse qualche errore l’abbiamo commesso per troppa generosità. Voglio ringraziare la società, i giocatori e la città. I tifosi si sono comportati con civiltà, orgoglio e appartenenza. E sull'abbraccio di Oddo: “ha fatto un gesto inaspettato. Lui è stato anche un mio giocatore e a fine match ha dimostrato grande umiltà, ha capito quello che per me non era un dramma, ma una grande occasione perchè non ho tutte queste stagioni davanti per realizzare dei sogni. Mi ha rincuorato e fatto i complimenti”.
Emozioni opposte per Massimo Oddo, di sangue trapanese (il nonno è nato ai piedi del Monte Erice): “Sono davvero felice ma oggi non abbiamo disputato una grande partita. Forse è stata la nostra peggiore partita della stagione, siamo stati fortunati. Abbiamo vinto la guerra, ma la battaglia di oggi l’abbiamo persa perchè il Trapani ci è stato nettamente superiore e avrebbe meritato di più”. L'abbraccio a Cosmi: “Non ha bisogno di essere consolato, gli ho solo fatto i complimenti perchè so quanto può bruciare perdere così, l’ho vissuto anch’io l'anno scorso”.
Emozioni senza fine in una sfida avvincente, senza un attimo di pausa, con il Trapani che era vicino dal compiere l’impresa.
A far sognare i tifosi ci pensa Citro, al nono, che porta in vantaggio i granata.
Il Trapani spinge per la prima mezz’ora, crea tante occasioni, mentre il Provinciale diventa una bolgia. A fine primo tempo il Pescara si fa avanti , crea gioco e occasioni.
La seconda frazione si apre con un Trapani più cauto, e più stanco, il Pescara riflette e crea gioco.
Al 12’ della ripresa Verre realizza un gol da cineteca. La palla capita a lui, in una mezza mischia sulla tre quarti, vede Nicolas fuori dai pali e lo trafigge con un pallonetto che vale la promozione in Serie A.
La partita si fa nervosa, continuamente spezzettata dai fischi dell’arbitro. Il Trapani rimarrà anche in 10, come all’andata, per l’espulsione di Scognamiglio per fallo da ultimo uomo.
A questo punto si fa dura, il Pescara attacca, Nicolas respinge. Alla fine l’impresa non si compie. In Serie A ci va il Pescara.