Emergenza rifiuti in Sicilia, i sindaci vanno all'attacco della Regione. "Non accettiamo più che il prezzo di questa situazione venga pagato dai comuni e dai cittadini. L'ordinanza rappresenta criticità di ordine tecnico e di visione strategica. La presunta soluzione individuata è l'ennesima dimostrazione di una mancanza di visione e di strategia nella gestione dei rifiuti in Sicilia, la riprova di un continuo tirare a campare in cui si rinvia il problema di qualche giorno perseverando nella logica di un insopportabile aggravio di costi a danno dei cittadini che pagano la Tari".
Lo dice in una nota Salvatore Lo Biundo, vice presidente di AnciSicilia con delega all'Ambiente, a proposito dell'emergenza discariche nell'Isola, che ha portato per 24 ore alla chiusura di tutti i siti tranne Bellolampo. "Rispetto all'ordinanza del presidente della Regione si pone anche un grave problema tecnico - aggiunge - essendo previsto un limite al quantitativo di rifiuti per comune che non è adeguato nella fase a regime e che tanto meno può consentire di smaltire il sovrappiù determinatosi in questi ultimi giorni. Non è accettabile il tentativo di banalizzare le problematiche rappresentate dall'Associazione confinandole a una polemica personale con il presidente dell'AnciSicila e sindaco di Palermo, tentando così di sfuggire alle responsabilità di questa gravissima emergenza finanziaria e igienico sanitaria, attraverso una sterile polemica politica".
E ancora: "I temi posti non riguardano solo Palermo, ma i 390 comuni dell'Isola. Il problema che i sindaci siciliani pongono riguarda la sostenibilità complessiva nella gestione di questo comparto che passa attraverso un'impiantistica adeguata, l'eliminazione di costi di trasporto spropositati per il conferimento in discariche poste anche oltre 150 chilometri e l'eterna indecisione sulla volontà di attuare la legge 9/2010 o prevedere una nuova riforma che ne riveda l'impianto", conclude Lo Biundo.
L'ASSESSORE CONTRAFATTO. "L'ordinanza sui rifiuti cerca finalmente di porre le basi per una reale soluzione dei problemi che riguardano la Sicilia e i siciliani. In questa fase così delicata, sarebbe auspicabile una fattiva collaborazione da parte anzitutto dei comuni che hanno la responsabilità di aumentare sensibilmente la raccolta differenziata e di riscuotere la tassa sui rifiuti: va in questo senso l'ecoincentivo approvato dall'Ars". Lo dice l'assessore regionale all'Energia e servizi di pubblica utilità, Vania Contrafatto.
"Tocca ai sindaci non scaricare sui cittadini il costo delle proprie inefficienze - prosegue -. L'ordinanza inoltre prevede nuove destinazioni per i comuni che conferivano a Siculiana, in base alla vicinanza e alle quantità prodotte". Per Contrafatto "l'odierna situazione è frutto di anni e anni di scelte sconsiderate". "Questo governo - conclude - sta provando finalmente a fare ordine risolvendo problemi che si trascinano da troppo tempo".
La chiusura delle discariche penalizza in particolar modo alcune città, tra cui Marsala. In questo caso, il viaggio dei rifiuti taglierà a metà la Sicilia: la distanza tra Marsala e la discarica della Sicula Trasporti è di quasi 350 chilometri.