Prenotare un aereo per una vacanza a Ferragosto in Sicilia costa il 33 per cento in più rispetto a un soggiorno alle Baleari e poco meno del 10 per cento rispetto alla Sardegna. Non solo: l'andamento in Sicilia cresce di più rispetto alle altre isole (+15 per cento). Un report della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna) ha confrontato costi, offerte, andamento dei prezzi, durata e noleggio auto dei maggiori competitor che si spartiscono i flussi turistici del Mediterraneo: Sicilia, Sardegna, Baleari, Corsica, Creta, Cipro, Algarve e Croazia Adriatica.
I costi a confronto
Il Cna ha simulato una prenotazione a cavallo di Ferragosto dagli scali principali di Francia (aeroporti di Parigi), Germania (Monaco, Francoforte e Berlino) e Regno Unito (aeroporti di Londra) agli aeroporti delle isole. Ebbene, per raggiungere la Sicilia una famiglia di quattro persone, due adulti e due bambini, spendeva a giugno 1144 euro, più dei 1034 per la Sardegna dei 763 per le Baleari, ma meno di tutte altre mete, con delle differenze in base al paese di provenienza: 971 euro dagli scali tedeschi, 1106 da quelli parigini e ben 1355 da quelli londinesi. «Purtroppo questi dati penalizzano i flussi turistici e la bilancia commerciale dell'import-export — commenta il segretario della Cna Sicilia Mario Filippello — la Sicilia non è mai riuscita a contrattare con lo Stato e le compagnie aree un vero piano dei trasporti». Se i costi sono elevati ma comunque inferiori rispetto alla gran parte dei competitors, la crescita dei prezzi per gli scali siciliani è la più alta: dai 996 euro di aprile ai 1114 di giugno (+15 per cento), associato a un forte calo delle combinazioni disponibili. «Il fenomeno potrebbe dipendere dall'alta percentuale di siciliani emigrati che tornano per le vacanze in un'isola di cinque milioni di abitanti», dice ancora Filippello. «A differenza nostra la Sardegna beneficia della continuità territoriale e le Baleari negli anni hanno sviluppato accordi con il governo nazionale e le compagnie aree».
Le offerte
Il rapporto ha anche calcolato il totale di combinazioni possibili, considerando scali intermedi soltanto per arrivi in giornata. In questa classifica la Sicilia, la più grande e popolosa del lotto, con 4888 opzioni si posiziona alle spalle della Croazia (6mila), la Sardegna (5493) e le Baleari (5153). E non consola il fatto di sopravanzare isole meno estese come Creta, la Corsica, Cipro e Algarve. «Purtroppo questi dati sottolineano la marginalità rispetto al flusso delle rotte internazionali» — commenta Filippello — «La governance delle nostre infrastrutture aeroportuali dovrebbe occuparsi meno della gestione e delle nomine e lavorare a più stretto contatto con le compagnie e i soggetti che regolano i traffici internazionali». Per la durata media, sulla quale influisce la posizione geografica, ma anche la disponibilità di voli diretti, la Sicilia si posiziona al quarto posto con una durata media di 5,2 ore di viaggio.
Noleggio auto
Affittare un'auto in Sicilia costa caro. Supponendo che la famiglia ne noleggi una di fascia economica a ridosso di Ferragosto, spenderà circa 244 euro per una settimana se prenota a giugno. Appena 3 euro in meno della Sardegna e 41 in meno della Corsica che guida la classifica, ma più di tutte le altre isole, addirittura più del doppio delle Baleari (111 euro). Ma ancora una volta è la crescita dei costi con l'approssimarsi dell'estate che mette la Sicilia al primo posto nel caro prezzi con una crescita del 29 per cento rispetto ad aprile, quando una vettura costa 174 euro.
Repubblica