E' sempre emergenza rifiuti in provincia di Trapani. A Marsala è andata ancora una volta a fuoco l'isola ecologica (ma in realtà è una grande discarica) del quartiere popolare di Amabilina. E dopo i sindaci di Castelvetrano e Mazara parla il primo cittadino di Valdercie Giacomo Spezia, che in una nota inviata a tutte le autorità parla di "emergenza", soprattutto per le città "a vocazione turistica". Spezia sottolinea come l'emergenza riguardi 220.000 abitanti degli undici comuni che fanno parte della SRR Trapani Nord(Trapani, Marsala, Alcamo, Erice, etc.), società del quale è presidente, e che hanno una raccolta differenziata intorno al 35%. Cifra molto lontana dal 65% richiesto dall'Ue, ma sicuramente maggiore della media regionale che si attesta al 12%. Dati alla mano, i Comuni interessati su disposizione della Regione Siciliana conferiscono alla discarica di Trapani in contrada Borranea, meno di quanto raccolgono, e i rifiuti che rimangono in strada sono molti di più.
Dalla tabella comparativa tra fabbisogni e quantità autorizzate si evince che i comuni più in sofferenza sono Marsala, San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, seguiti da Favignana ed Erice. Calatafimi e Valderice sono gli unici due comuni con un saldo ancora favorevole tra la quantità di rifiuti prodotti e quella che sono autorizzati a conferire in discarica: a Calatafimi la differenza si attesta a – 224 chilogrammi mentre a Valderice, dove il fabbisogno – nei mesi di luglio e agosto – è di 10.097 chilogrammi, il limite per il conferimento in discarica fissato dalla Regione è di 11.300 chilogrammi.
MAZARA. "La drammatica emergenza igienico-sanitaria che si registra a Mazara del Vallo per l’accumulo di rifiuti viene acuita dall’irragionevole comportamento del gestore della discarica di Trapani che impedisce al Comune di Mazara di smaltire quanto previsto dalla già stringente ordinanza del presidente della Regione, che autorizza lo smaltimento di 56 tonnellate al giorno nella discarica di Trapani per il comune di Mazara del Vallo". Lo scrive in una nota il Comune di Mazara del Vallo
Ieri la discarica di Trapani ha autorizzato lo smaltimento di un solo mezzo, per un totale di 11 tonnellate, a fronte dei 5 mezzi presenti dinanzi i cancelli dell’impianto. L’accumulo dei rifiuti, pertanto, ha raggiunto le circa 700 tonnellate.
Da qui la decisione del Sindaco Cristaldi, oltre al nuovo esposto presentato in mattinata alla Procura della Repubblica di Marsala, di notificare nel pomeriggio un atto di diffida e messa in mora nei confronti della Trapani Servizi spa, gestore della discarica di Trapani, affinché ottemperi innanzitutto alla stessa ordinanza del presidente della Regione, consentendo lo smaltimento di 56 tonnellate di rifiuti al giorno e consentendo lo smaltimento anche dell’accumulo che si è creato per l’inottemperanza da parte della stessa Trapani Servizi s.p.a. della disposizione regionale.
Agli organi competenti sono state inviate inoltre le relazioni dell’Ufficiale sanitario, della Polizia Municipale e del settore tecnico comunale. Dalle relazioni si evince che giacciono accumulati nel territorio ben 700 tonnellate di rifiuti.
CAMPOBELLO DI MAZARA. «L’emergenza rifiuti a Campobello continua a restare drammatica ed è destinata ad aggravarsi nei prossimi giorni, se il Governo regionale non prenderà provvedimenti urgenti, individuando ulteriori impianti nei quali poter conferire i nostri rifiuti». Lo afferma il sindaco Giuseppe Castiglione intervenendo, per l’ennesima volta, sull’ormai annosa problematica che affligge i comuni del trapanese diventata ancora più critica a seguito dell’ultima recente ordinanza del Governo Regionale, che ha imposto ai Comuni una riduzione di oltre il 50 per cento dei rifiuti da conferire in discarica. Stamattina, il Sindaco, ha inviato una nota al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, al Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco e ai Ministeri dell’Ambiente e dell’Interno, dichiarando lo stato di grave emergenza ambientale nel territorio comunale.
«In diverse occasioni – ha scritto il Sindaco nella nota – sono state rappresentate le difficoltà operative relative alla raccolta dei rifiuti nel territorio comunale a causa della lunga fila di mezzi formatasi dinanzi ai cancelli dell’impianto di conferimento di Trapani, assegnatoci con propria ordinanza dal Presidente della Regione. I quantitativi autorizzatici non sono, infatti, sufficienti a smaltire la produzione giornaliera dei rifiuti che nel periodo estivo, a causa dell’aumento esponenziale dei residenti e dei villeggianti nelle frazioni balneari di Tre Fontane e Torretta Granitola, arriva a circa 35 tonnellate al giorno, con un surplus nelle strade di circa 20 tonnellate giornaliere. La permanenza per diversi giorni dei rifiuti sulle strade o all’interno degli autocompattatori, inoltre, costituiscono di fatto un gravissimo pericolo per la pubblica incolumità, determinando gravi emergenze igienico-sanitarie dovute alle alte temperature che hanno generato liquami, miasmi e fonti di infezioni, oltre che il proliferare di ratti e parassiti. Nonostante le diverse riunioni che si sono tenute nelle scorse settimane in Prefettura, al fine di trovare una soluzione alla problematica che non investe solo il Comune di Campobello, ma tutti i Comuni della provincia di Trapani che conferiscono nello stesso impianto, i risultati concreti non hanno sortito gli effetti attesi in quanto la stazione di trasferenza di Alcamo non ha consentito a tutti i mezzi discaricare i rifiuti che nel frattempo si erano accumulati, non permettendo quindi di eliminare i cumuli di spazzatura giacenti sulle strade. La stessa stazione di trasferenza – continua il Sindaco - ha inoltre bloccato i servizi stabiliti in base agli accordi presi durante la riunione in Prefettura. Ѐ evidente che il perdurare di tale situazione aggrava di giorno in giorno le già critiche condizioni ambientali, in considerazione del fatto che il percolato che si produce nelle varie postazioni di raccolta rifiuti e l’azione dei cittadini, che spesso incendiano gli stessi, costituiscono elementi inquinanti e dannosi per la salute pubblica, senza considerare gli evidenti aggravi dei costi a carico dei Comuni, la cui situazione finanziaria è già particolarmente delicata. Dal momento che – conclude – le competenze del Sindaco non consentono l’individuazione di siti alternativi, considerato che si tratta di materia di esclusiva competenza a Regione, si chiede l’individuazione di un impianto dove poter conferire i rifiuti di Campobello di Mazara, per un totale di circa 100 tonnellate, necessario al fine di uscire dall’attuale stato di emergenza igienico sanitaria».
Il sindaco Castiglione rivolge infine un appello anche ai cittadini di Campobello, invitandoli a collaborare rispettando giornate e orari stabiliti per il conferimento dei rifiuti.
PARTANNA. I Sindaci cercano comunque di evitare il fenomeno della dispersione dei rifiuti sul territorio. A Partanna la polizia municipale negli ultimi tempi ha intensificato i controlli sul territorio e su diversi siti oggetto di conferimento abusivo di rifiuti e trasformati in vere e proprie discariche riuscendo ad individuare spesso gli autori sanzionandoli.
"In particolare negli ultimi tempi - dichiara il Sindaco Catania - purtroppo la popolazione ha preso l’incivile abitudine di abbandonare i rifiuti solidi urbani nella zona di S. Lucia, trasformando la zona in una vera e propria discarica a cielo aperto, che è veramente una vergogna a vedersi. E questa condotta è inspiegabile, dato che nonostante l’emergenza dei rifiuti in tutto l’ATO TP 2, per non dire in tutta la Sicilia, nel nostro territorio il servizio è stato sempre garantito e mai bloccato, anche se con notevoli sacrifici e qualche piccolo disservizio".
ORLANDO. "La gestione dei rifiuti? Un sistema criminogeno costruito per inadempienza regionale. E a questa confusione sono interessati alcuni imprenditori legati a Confindustria che hanno fatto affari a danno dei cittadini". Lo ha detto il sindaco, Leoluca Orlando, parlando con i giornalisti prima di essere ascoltato dalla commissione parlamentare antimafia riunita alla prefettura di Palermo. Il sindaco ha poi parlato di "uno stato di calamità in Sicilia, nel quale si annidano anomalie e interessi economici politico - mafiosi. Ringrazio la presidente Bindi - ha aggiunto - per aver accolto il mio appello sullo stato di calamità istituzionale che c'è in Sicilia"