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15/08/2016 06:15:00

Patto per il Sud, il governo sblocca due miliardi di euro per la Sicilia

 Il  Cipe ha sbloccato circa 40 miliardi di investimenti e una buona fetta, oltre la metà, vanno al Mezzogiorno, oltre due miliardi alla Sicilia.

In particolare 13,4 miliardi sono stato destinati agli interventi previsti nei patti per il Sud. Il via libera è arrivato durante la riunione del Comitato a Palazzo Chigi. Questa la dotazione finanziaria di ciascun Patto: Regione Siciliana: 2.320,4 milioni di euro; Città di Catania: 332 milioni di euro; Città di Messina: 332 milioni di euro; Città di Palermo: 332 milioni di euro; Regione Abruzzo: 753,4 milioni di euro; Regione Basilicata: 565,2 milioni di euro; Regione Calabria: 1.198,7 milioni di euro; Città di Reggio Calabria: 133 milioni di euro; Regione Campania: 2.780,2 milioni di euro; Città di Napoli: 308 milioni di euro; Regione Molise: 378 milioni di euro; Regione Puglia: 2.071,5 milioni di euro; Città di Bari: 230 milioni di euro; Regione Sardegna: 1.509,6 milioni di euro; Città di Cagliari: 168 milioni di euro.

Si avvia così il Masterplan per il Sud. Non solo, sempre alle Regioni meridionali vanno altri 11 miliardi. L'accento resta sulle infrastrutture, con il sì all'aggiornamento del contratto di programma della Rete ferroviaria italiana arrivano infatti nuove risorse per un totale di 8,935 miliardi, di cui 648 milioni per la sicurezza.
Sono state inoltre sbloccate opere "attese da tempo", dall'ok per la tratta della Strada Statale 106 'Jonica' al potenziamento delle metropolitane di Milano e Torino. Quasi due miliardi di euro all'ambiente, di cui oltre 800 milioni destinati alle bonifiche dei siti d'interesse nazionale e delle discariche, sottolinea il ministero guidato da Galletti ("rilanciamo la sfida della sostenibilità").
Soddisfazione arriva anche dal viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova: "considero i risultati della odierna seduta Cipe un importantissimo passo avanti per tutte le regioni meridionali interessate ai Patti per il Sud e per le Città Metropolitane". Bellanova evidenzia soprattutto "il via libera definitivo per quelle infrastrutture immediatamente cantierabili".

CROCETTA. “Entro il 15 settembre partiranno i bandi per le imprese per mettere in moto l’economia privata. Entro il primo agosto saremmo stati in grado di firmare il Patto per il Sud, ma lo faremo slittare a fine agosto per mettere insieme la questione dello sviluppo a quella degli aiuti ai poveri. Perche’ se e’ vero che cresciamo come Pil – dalle proiezioni del 2016, la Sicilia e’ la regione italiana che piu’ cresce, quella che spinge il Pil italiano – dal 2007 al 2013, in termini di disoccupazione abbiamo perso 14 punti di Pil e 150 mila posti di lavoro sono andati in fumo”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, a Palermo. “Per questo motivo – ha sottolineato il Governatore -, il nostro Patto per la Sicilia sara’ diverso rispetto a quello delle altre regioni: comprendera’ non solo lo sviluppo ma anche azioni di solidarieta’ per i giovani disoccupati e per chi ha perso il lavoro: in tutto si tratta di 350 milioni destinati al servizio civile e ai cantieri di lavoro. L’obiettivo e’ dare un lavoro, entro il prossimo anno, a 100 mila disoccupati”.

I Patti per il Sud sono una forma di programmazione comune tra Stato e Regioni (o città) che di fatto riprende e rilancia la "programmazione negoziata" inventata e normata nel lontano 1996 da Prodi e Ciampi. L’obiettivo è duplice: coordinare - molto più di quanto fatto nel 2007-2013 - programmi statali e regionali finanziati dai vari fondi per le aree in ritardo di sviluppo (Fsc, fondi europei e complementari 2014-20). E dall’altra fissare scadenze e impegni reciproci tra Stato e Regioni, con una "cabina di controllo" coordinata dalla nuova Agenzia di coesione. Il tempo sarà il miglior giudice dell’efficacia dell’operazione.