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11/09/2016 20:55:00

Un gruppo di subacquei. "Ecco chi ha scoperto lo sbarramento spagnolo a Marsala"

Piccola polemica marsalese a proposito del percorso subacqueo che è stato inaugurato due settimane fa nella zona di Salinella. In quel punto è stato individuto qualche anno fa il molo spagnolo, l'antico porto di Marsala, e si è deciso di creare un percorso archeologico subacqueo.

Dopo l'inaugurazione un gruppo di subacquei ha inviato questa precisazione. La nota è a firma di Giuseppe Donato, Piero Gallo, Tommaso Giordano, Rosalba Magliani, Nicolò Marino, Nikos Zikopoulos.

L'individuazione dello sbarramento è avvenuta ad opera del Dott. Giuseppe Donato che è riuscito a mettere in relazione una sua osservazione sui resti di banchine poste lungo la battigia di Punta d’Alga con la struttura conosciuta da sempre dai marsalesi come “Petri di Moli”. Era evidente che queste “Petri di Moli”, antistanti i resti delle banchine, costituivano lo sbarramento con cui gli spagnoli avevano ostruito l’antico porto di Lilibeo, dopo la battaglia di Lepanto. Tutto ciò è stato avvalorato da antiche mappe che Donato ha consultato. Entusiasmato dal risultato, Donato ha coinvolto l’appassionato Piero Gallo e insieme, nell’intento di recuperare la memoria storica e di conseguenza valorizzare quel sito "dimenticato", hanno interpellato l'associazione Speleoclub Lilibeo di Marsala con gli specialisti Tommaso Giordano, speleologo e speleologo subacqueo, Nikos Zikopoulos, esperto sub, e il giovane istruttore di speleologia del CAI Nicolò Marino, i quali si sono messi a disposizione per le rispettive competenze, l’architetto Nicola Sciacca e la giornalista Rosa Alba Magliani.

Successivamente, avendo considerato il dott. Donato conclusa la propria partecipazione alla ricerca, il resto del gruppo ha iniziato a lavorare effettuando rilievi, immagini e ricerche più approfondite nelle biblioteche più prestigiose del territorio siciliano e negli archivi, consultando anche alcuni studiosi marsalesi di Storia Patria che a loro volta hanno fornito materiale e documenti e avvalendosi della collaborazione dell’architetto Mario Tumbiolo di Mazara del Vallo.
I risultati della ricerca intitolata "Indagine storico-giornalistica sugli approdi di Lilibeo" sono stati poi illustrati e condivisi dalla Soprintendenza nel corso di una conferenza che si è tenuta nel Complesso Monumentale San Pietro l'11 novembre del 2011 con grande successo.Per non alimentare polemiche e senza entrare nel merito dei successivi sviluppi della vicenda, gli scriventi sono dispiaciuti per la non corretta ed esaustiva informazione data dalla stampa e da quanti in un secondo momento sono stati coinvolti nel progetto e sicuramente non bene informati.

Per questa ragione il gruppo che ha effettuato lo studio (che non si ferma soltanto alle "Petri di Moli", ossia lo sbarramento spagnolo, ma è molto più ampio e complesso) ha deciso di comune accordo di diffondere questa nota, anche agli organi di stampa, al fine di consentire a quanti hanno aderito all'iniziativa di conoscere come è nato il progetto, dando merito all'impegno, alla dedizione e alla passione profusi dallo stesso gruppo non certo menzionato nel corso dell'inaugurazione del percorso archeologico subacqueo.