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28/10/2016 09:00:00

Marsala, l'interminabile discussione in consiglio sul piano opere pubbliche

 I consigli comunali in quel di Marsala si consumano come il caffè la mattina, spesso e con pause lunghissime.
E’ questa una settimana lunga da un punto di vista politico e non facile, c’è in ballo l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche che sembra abbia portato non poche polemiche.
Ma anche nel campo delle polemiche ci sono quelle che hanno un inizio e una fine e che soprattutto sanno l’obiettivo da raggiungere, e ci sono quelle, invece, create ad hoc per arrivare a colpire un po’ più in là delle normale routine consiliare.
Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche non è stato ancora approvato, sono stati presentati circa 30 emendamenti, valutati poi dagli uffici tecnici. I consiglieri non sono contenti insomma, molti avevano delle stradine da sistemare, altri avevano rassicurato gli elettori con qualche intervento nelle zone periferiche, e così si mette in discussione tutto. Il deus ex machina dei lavori è sempre lui, il Presidente del Consiglio Comunale, Enzo Sturiano. Nella seduta consiliare di martedì aveva attaccato l’assessore Annamaria Angileri sostenendo che la stessa non ha poi fatto granchè in ambito di edilizia scolastica se non vivere di luce riflessa per interventi e finanziamenti richiesti dalla precedente amministrazione, come il finanziamento dei fondi Cipe del 2014.
Un parapiglia interminabile che si conclude con la stessa Angileri che conferma quanto sostenuto dal Presidente Sturiano ma che, a sua volta, non ha mai negato di aver portato a termine un percorso iniziato in precedenza. Le Sindacature hanno tutte un inizio e una fine, si conosce bene come ebbe termine quella della Adamo, ed è naturale che siano sempre altri a proseguire il lavoro in itinere dei predecessori. Sembra semplice capirlo.
Il problema, infatti, è sempre lo stesso: non è parlare, è capirsi.
Ritornando al Piano Triennale, la cui scadenza di approvazione è imminente, sembra una telenovela e ogni giorno ci lascia con suspense. Ovvio, però, che molto presto finiranno le urla, finiranno le sceneggiate e le querelle, la quadra si troverà altrimenti i consiglieri andranno tutti a casa e sappiamo che nessuno di loro è disposto a rischiare così tanto.
Sono stanchi, loro, i consiglieri. Lo ripetono tutte le volte che qualcuno gli si avvicina chiedendogli un semplice “ come va?”
Eppure in aula sorridono, fanno accordi, si guardano da lontano, si coprono tra di loro, continuano a dire che sono stanchi e demotivati che sono alla loro ultima esperienza perché non ce la fanno più. Eppure c’è uno strumento chiaro e semplice che si chiama dimissioni.
Ieri pomeriggio si è consumato un altro atto di quello che doveva essere una normale discussione sugli emendamenti, anche quelli con parere negativo.
Sturiano non ci sta, bacchetta in maniera dura e incessante i tecnici e i funzionari per il lavoro che non si è fatto, quei pareri negativi proprio a lui non piacciono.
Vediamo quali sono questi emendamenti e perché ad un certo punto la seduta viene aggiornata a questa mattina.
Sono tre gli emendamenti che sono stati attenzionati nella seduta di ieri: l’emendamento che riguarda il campo di calcio di Paolini, l’emendamento che riguarda la casa di riposo Giovanni XXIII e l’emendamento che riguarda alcuni lavori da effettuare alla scuola elementare e materna di Casazze.
I tre emendamenti hanno parere negativo da parte dei tecnici del comune e così Sturiano va su tutte le furie, soprattutto perché quei pareri negativi vengono smontati dallo stesso Presidente punto per punto tanto da farli diventare positivi.
Non c’è tempo, si è stanchi, ci sono altri impegni nel pomeriggio e la seduta viene riaggiornata per le 10 di questa mattina.