Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, denuncia la perdita di finanziamenti per l’edilizia scolastica in Sicilia.
“La lentezza delle sette stazioni appaltanti che non hanno completato in tempo le gare per la messa in sicurezza di alcune scuole e i ritardi di eventuali altre istituzioni competenti non ha comportato unicamente la restituzione al ministero dei 17 milioni stanziati, ma ha anche provocato un forte danno a 95 imprese che, per partecipare alle sole 3 gare bandite col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, hanno dovuto spendere ciascuna circa 5 mila euro. Le aziende hanno così dovuto bruciare invano circa 475 mila euro”.
“I casi sono tanti altri in Sicilia e occorre un provvedimento serio perché finalmente d’ora in poi qualcuno risarcisca questi danni – aggiunge Cutrone- Le imprese edili, già devastate dalla crisi, non possono più subire oltre. Prevedere finalmente un deterrente è un imperativo categorico, perché questa è solo la punta dell’iceberg di una situazione diffusa che tiene bloccati miliardi su miliardi per le opere pubbliche”.