Cominciano a definirsi meglio i contorni delle prossime elezioni amministative a Trapani. Sicuramente, il fatto che non ci sono le primarie, nel Pd, come ad Erice, paradossalmente si sta rivelando un elemento di distensione e serenità in casa dem. Anche perchè Pietro Savona, per ora, si sta muovendo bene. Tiene dentro i suoi avversari mancati alle primarie, Abbruscato e Safina, che rappresentano anche due anime molto diverse della galassia dem, costringe Paolo Ruggirello ad evitare fughe in avanti. I pericoli per Savona sono due: la candidatura a sorpresa della sorella di Ruggirello, Bice, che in tanti dicono ancora oggi a Trapani essere una possibile vera candidata; una possibile candidatura a sorpresa di Giacomo Tranchida, per ora Sindaco di Erice. Ieri Savona ha tenuto un tavolo sul riordino urbanistico di Trapani presso L'Officina delle Idee, in via San Giovanni Bosco 2. “Quello del riordino urbanistico – afferma Savona - è un problema molto sentito dai professionisti e dagli imprenditori del settore che vedono Trapani bloccata da un Piano regolatore generale che ha mummificato il territorio e che non consente la ripresa dell'edilizia”. C'è poi da lavorare sulle alleanze. Il Pd da solo non va da nessuna parte, il referendum di Dicembre ne è stata la prova. Quindi, ammesso che tutto il Pd sia unito su Savona, bisogna capire con chi stare. Gli alleati dovrebbero essere quelli della maggioranza di Crocetta alla Regione: Udc, Psi, più i riformisti vicino ai Pd. Ma è difficile metterli insieme. Nino Oddo, leader del Psi, non accetta di parlare di una possibile alleanza a Trapani se prima non è chiaro il quadro provinciale. Savona punta molto anche al coinvolgimento di movimenti radicati a Trapani, quali ad esempio potrebbero essere Cives di Piero Spina e Trapani Cambia di Sabrina Rocca, che però negli ultimi tempi è data come vicina ai Cinque Stelle. Dal canto suo il Pd ha annunciato che lavora su tre liste: una del Pd, appunto, una di Savona, e una del Pd di Ruggirello, che è una specie di dependance del Pd vero e proprio.
Prepara anche la sua campagna elettorale Mimmo Fazio, ex sindaco ed attuale consigliere comunale e deputato regionale. Fazio pesca tra gli scontenti di tutti gli schiermanenti, e tra i tanti nostalgici dei suoi otto anni di sindacatura. Al momento è anche alle prese con la presunta incompatibilità votata dal Consiglio comunale in seguito alla causa civile tra lo stesso parlamentare regionale e Vito Dolce, ex presidente della Sau, la municipalizzata dei trasporti, in seguito alla condanna penale comminata a Mimmo Fazio per tentata violenza privata, scaturita dalla rimozione di Vito Dolce. L’ex presidente Sau aveva chiamato in causa anche il Comune ed il sindaco Vito Damiano ha dato mandato allo studio legale Giacalone di costituirsi in giudizio contro Mimmo Fazio, con il Consiglio comunale che, poi, ha votato a favore della presunta incompatibilità. L’ex sindaco, però, non è ancora fuori dall’assemblea di Palazzo Cavarretta, in quanto, secondo la normativa vigente, può presentare ricorso. Vicenda complicata, che però si sta sviluppando nel modo migliore per Fazio, con il consiglio comunale che ha votato per la sua "estromissione", facendo così apparire Fazio come il candidato contro il sistema, sicuramente una delle posizioni più comode per fare campagna elettorale.
Anti sistema sono i Cinque Stelle, che però ancora non hanno indicato i nomi per la corsa a Sindaco. Il riferimento locale è il Senatore Vincenzo Santangelo, che su Facebook ha scritto: «Loro continuano a chiederci i nomi! E noi di M5S continuiamo a rispondere con: #primaleidee ed a lavorare su un entusiasmante progetto per Trapani ed Erice. Vi assicuro che presto le “5 stelle” splenderanno di luce propria anche nel nostro territorio».
Forza Italia invece lancia il pezzo da novanta, D'Alì, che non fa mistero però di voler tentare, ad Ottobre, anche la carta delle regionali. Sicuramente ha detto ai suoi di essersi stancato dell'esperienza romana, è senatore dal 1994, e Miccichè lo ha messo nel listino dei "papabili" candidati di Forza Italia addirittura alla Presidenza della Regione Siciliana. Candidatura, secondo alcuni, indicata direttamente da Silvio Berlusconi.