Domenico Venuti, sindaco di Salemi, avete avuto un bel natale ricco di tante iniziative. Un calendario quanto mai sostanzioso.
Sì, abbiano cercato di fare qualcosa anche su temi come la legalità e l'educazione alla legalità in raccordo con le scuole e il territorio, con l’ampliamento di quello che è il nostro "Museo della Mafia" che oggi diventa "Officina della Legalità". Qualcosa di concreto, di calato nella realtà del territorio affinché si possano pubblicizzare le buone pratiche. Questo è stato uno degli eventi più importanti e ben riusciti fatto all’interno del museo, ed è stata anche l’occasione per far fare una visita allo stesso Prefetto che è venuto a trovarci. La cultura della legalità è anche questo, ma abbiamo organizzato anche delle iniziative più ludiche: la Sfingia di Natale; le Befane; lo Zampognaro; qualche concerto di Natale di un certo livello e di qualità ed è passato questo Natale; ora siamo pronti ad affrontare la sfida principe di Salemi che è la Festa di San Giuseppe che ogni anno ci dà tante soddisfazioni.
Venuti, parliamo di sanità. Siete soddisfatti? Che succede all’ospedale di Salemi con il piano di riordino della rete ospedaliera varato dall’assessore Baldo Gucciardi?
Per l’ospedale di Salemi viene confermato quello che era stato annunciato nella bozza del piano, quindi tutti i servizi già esistenti con qualche articolazione differente, come la medicina che diventa lunga degenza geriatrica per dare un imprinting preciso a questa struttura. Di fatto, finalmente, abbiamo con questo piano la certezza di un ospedale complementare agli altri della provincia. La grande soddisfazione deriva da questo. Questo percorso iniziò dieci anni fa, quando iniziarono gli smantellamenti degli ospedali e con il decreto "Balduzzi" ci furono i problemi dei tagli. Credo che a Salemi si sia fatto un lavoro che puntasse ai servizi offerti, senza duplicazioni, senza voler fare delle forzature per restare a tutti i costi in piedi, magari duplicando i servizi presenti a pochi chilometri di distanza, intestandosi invece uno spazio nell’ambito della riabilitazione e della lungodegenza; questo è stato confermato, abbiamo anche delle eccellenze e lunedì 16 gennaio si inaugurerà operativamente, perché già è stata fatta la convenzione, il centro di riabilitazione neurologica insieme al “Bonino Pulejo” di Messina che è un’eccellenza in questo campo, e che diventa qui da noi l’unico centro in Sicilia occidentale. Siamo quindi soddisfatti per Salemi, ma lo siamo anche per il territorio, per aver avuto grande attenzione per un servizio che ovviamente darà all’ospedale anche una prospettiva. Un ospedale di un piccolo centro deve essere giustamente complementare con le altre strutture e noi per questi servizi saremo collegati al Sant’Antonio Abate di Trapani che è l’unico “Dea” di primo livello del territorio.
Venuti, cambiamo argomento, il maltempo ha fatto danni a Salemi?
Il maltempo fortunatamente non ha creato problemi. C’è stata qualche nevicata non abbondante e non ha creato disagi.
Sindaco Venuti, avete cominciato la raccolta differenziata da un mese. Si può fare un primo bilancio?
Ci hanno portato i formulari, a breve avremo i primi dati di discarica. Abbiamo avuto un incontro con l’azienda assieme alla piattaforma dove portiamo il materiale differenziato. Per adesso dobbiamo perfezionare il calendario e puntare su una raccolta spinta, necessaria per ottenere i risparmi. Sappiamo che all’inizio la raccolta differenziata ha una fascia d’avvio che comporta delle spese superiori di organizzazione, ma spingendo bene sulla differenziata si può ottenere il risparmio. Devo dire però che la grande conferma, che per me non è una sorpresa, è che i cittadini hanno risposto molto bene. C’è un servizio che funziona, chiaramente con delle cose da aggiustare in corso d’opera e stiamo intervenendo in tale direzione. A Salemi del resto non era mai stato avviato il servizio di raccolta differenziata e nonostante sia partita in netto ritardo, ad un mese dall’inizio faccio un bilancio positivo e con molta collaborazione da parte dei cittadini. In questo mese ho incontrato le scuole e i cittadini, la differenziata va fatta sentire alla gente e deve essere percepita. Da questo punto di vista sono soddisfatto e credo che possano esserlo anche i cittadini perché la città è pulita. Finalmente non siamo più legati alla Regione e a tutto quello che accade attorno alle discariche, abbiamo un nostro piano che ci consentirà di metterci ormai alle spalle l'emergenza vissuta nell’ultimo periodo.