Secondo un’analisi della Rete Rurale Nazionale la Sicilia ha speso il 5.06% dei fondi del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Un risultato – in linea con la media nazionale – da migliorare anche attraverso l’emanazione dei nuovi bandi”.
Lo dichiara Michela Giuffrida, membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.
“L’avanzamento della spesa dei PSR 2014-2020 in Italia è di 855.2 milioni di euro a fronte di risorse per 20.8 miliardi (ottobre 2016). La percentuale media di spesa delle Regioni è del 4% e questa volta non c’è distinzione tra Nord e Mezzogiorno. Tra le Regioni più virtuose ci sono la Provincia autonoma di Bolzano (17.94%), la Sardegna (10.89%), la Calabria (8.28%), mentre si classificano ultime la Campania (1.83%), il Piemonte (1.08%), il Friuli Venezia Giulia (0.35%).
Il PSR Sicilia – continua Giuffrida – ha una dotazione finanziaria di 2.2 miliardi di euro di cui sono stati spesi 112 milioni di euro. Le misure già attivate su cui c’è stato un migliore avanzamento della spesa sono la Misura 13 “Indennità di zone soggette a vincoli naturali o specifici” e la Misura 4 sugli “Investimenti in immobilizzazioni materiali”. Adesso bisogna avanzare sulle altre misure per sostenere gli agricoltori in un momento di grave crisi peraltro peggiorata dal maltempo delle ultime settimane. Le risorse ci sono, la situazione richiede uno sforzo per superare ogni ostacolo burocratico e tutelare velocemente gli agricoltori.
In Europa – aggiunge l’eurodeputato – il dibattito sul futuro della Politica Agricola Comune è vivace. Già attraverso la revisione del Quadro Finanziario Pluriennale, il bilancio dell’Unione Europea, potremmo incidere sul funzionamento della PAC e lavorare – conclude Giuffrida – sul sostegno ai giovani imprenditori agricoli, sulla semplificazione e sulla stabilizzazione dei redditi degli agricoltori, assolute priorità del mio lavoro in Commissione Agricoltura a Bruxelles”.