E’ stata una pena abbastanza lieve (9 mesi di reclusione con sospensione condizionale) quella che il Tribunale di Marsala ha inflitto a due 30enni del Gambia, Embrima Nborg e Sorrie Sankareh, che il 23 agosto dello scorso sono stati arrestati dai carabinieri a Marinella di Selinunte con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’operazione i militari sequestrarono circa 60 grammi di hashish già suddivisa in 45 dosi. A chiedere clemenza ai giudici è stato l’avvocato difensore Gianfranco Zarzana, che nel corso della sua arringa, parlando dei due imputati, ha detto che in fondo si tratta di giovani “che arrivati in Italia ancora non si rendono conto di quello che si può fare e di quello che invece non si può fare”.
E probabilmente, potremmo aggiungere noi, vengono assoldati dalla criminalità locale per spacciare droga. Ai due migranti del Gambia, lo scorso anno ospiti del centro di accoglienza “La Locanda” di contrada Latomie, i carabinieri sequestrarono anche una “ingente somma di denaro in contante, tutto in banconote di piccolo taglio”. Per i due imputati, il pm Anna Sessa aveva chiesto la condanna dei due imputati, adesso al domicilio coatto, a un anno e 10 mesi di carcere.
“Nel periodo estivo – sottolinearono, lo scorso agosto, i carabinieri - è risaputo che la frazione balneare di Marinella di Selinunte si anima di un nutrito volume di turisti e vacanzieri, diventando anche il centro della ‘movida’ per tutte le età, ed in particolar modo per i giovanissimi. La zona più ‘gettonata’ risulta da sempre la centralissima via Pigafetta”.