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13/03/2017 04:00:00

Protezione Civile, oggi due incontri a Trapani e Agrigento organizzati dall'Anci Sicilia

Gestione della protezione civile negli enti locali: questo il tema dei due incontri, organizzati dall’AnciSicilia e dal Dipartimento Regionale Protezione Civile, che si svolgeranno oggi, lunedì 13 marzo a Trapani e Agrigento. Obiettivo degli incontri, previsti in tutta l’Isola, sarà coordinare e potenziare le attività del Sistema regionale di protezione civile, del quale fanno parte Stato, Regioni, Province e Comuni, per intervenire in maniera efficace in tutti gli ambiti collegati alla tutela dell’incolumità pubblica.  Nel corso dei nove appuntamenti provinciali, verranno approfonditi i principali temi indispensabili per la redazione dei piani di Protezione civile e per la gestione delle attività, obbligatorie per i comuni, relative alla presentazione della nuova piattaforma. "GECoS" del DRPC Sicilia. A Trapani l’incontro si svolgerà nella Sala convegni di palazzo d'Alì (piazza Vittorio Veneto, a partire dalle 9), mentre ad Agrigento i partecipanti saranno accolti, dalle 14.30 alle 18.30, nell’Aula consiliare “Luigi Giglia” Libero Consorzio comunale di Agrigento (piazza Aldo Moro,1).

FONDI EUROPEI PAC - “Ripristinare l’obbligo di pubblicazione dei dati relativi ai beneficiari dei fondi PAC e affrontare la gestione della stessa della Politica Agricola Comune, dato che in alcuni territori, come la Sicilia ha finanziato la mafia anziché il reale sviluppo agricolo. La mafia in Sicilia ha fatto sparire 400 milioni di euro”. E’ quanto chiede alla Commissione Europea l’eurodeputato Ignazio Corrao che torna ad incalzare l’esecutivo di Bruxelles con una nuova interrogazione dopo aver posto all’attenzione del parlamento europeo del business delle agromafie e dell’accaparramento illecito di vasti appezzamenti di terreni in Sicilia da parte della criminalità organizzata per beneficiare di fondi europei. "L'1,6 per cento delle aziende agricole europee - spiega Corrao - beneficia del 32 per cento degli aiuti diretti totali e il 43 per cento del totale incassa meno di 500 euro l'anno per un totale pari a meno del 2 per cento del budget complessivo della Pac. Nel 2009 in Italia 210 beneficiari hanno incassato tra i 200 e i 500.000 euro, mentre il 42,4 per cento degli agricoltori ha incassato appena il 3,3 per cento dei fondi. La Ue non fornisce nomi perché il 9 novembre 2010 la Corte europea di giustizia ha dichiarato parzialmente non validi i principi legali su cui la Commissione aveva imposto agli Stati membri di rendere pubblici i nomi dei beneficiari dei sussidi e il loro ammontare. Ebbene - conclude Corrao - abbiamo chiesto alla Commissione se intenda salvaguardare il principio della trasparenza sull’uso delle risorse e sia ripristinato l’obbligo di pubblicazione dei dati relativi ai beneficiari”.