Assolto, con formula dubitativa, nel processo penale, ma condannato in sede civile a risarcire una parte del danno. E’ quanto accaduto al 33enne romeno Ioan Trifan, che il 17 giugno 2012 era alla guida della Seat Arosa rimasta coinvolta nell’incidente stradale in cui, sulla via Trapani, nei pressi di contrada Addolorata, perse la vita un giovane che viaggiava sul suo scooter, Vincenzo Romeo, di 20 anni. Ad assolvere Trifan, con il secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale, come sottolinea l’avvocato Maria Antonietta Tosto, legale dei genitori della vittima, è stato il giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte, che ha condannato l’altro imputato, il 26enne marsalese Giuseppe Castelli, che era alla guida di una Lancia Y. I genitori di Vincenzo Romeo, spiega ancora l’avvocato Tosto, non si sono costituiti parte civile nel processo penale in quanto avevano già scelto la strada del giudizio civile, che è arrivato al traguardo prima di quello penale. E il Tribunale civile ha condannato sia Castelli che Trifan. E per loro, naturalmente, le compagnie di assicurazioni, che hanno dovuto pagare il danno. A Castelli è stata riconosciuta una maggiore responsabilità, nella misura del 60%, a Trifan invece nella misura de 25%. Adesso, i genitori attendono di conoscere le motivazioni della sentenza emessa dal giudice Chiaramonte. Motivazioni che saranno depositate entro 90 giorni.