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22/03/2017 06:00:00

Trapani 2017, bufera su Oddo per l'alleanza con D'Alì. Spazi negati a Marascia

 Nino Oddo leader provinciale del PSI è fresco fresco dalla convention nazionale romana dove alla direzione nazionale del partito ha piazzato otto dei suoi fedelissimi, meglio coprirsi.

Oddo annuncia adesso una convention del 25 marzo presso Baia dei Mulini, una conferenza fatta insieme a Forza Italia a Noi con Salvini e al movimento Noi per Trapani, da lì dovrebbe uscire l’ufficializzazione del candidato sindaco a Trapani.
La cosa che appare strana è che della convention ne dia, ad oggi, notizia solamente Nino Oddo e che dalle parti di Forza Italia ci sia il silenzio. E’ una prova di leadership sul territorio quella tra d’Alì e Oddo, e chi coordinerà i lavori avrà maggiore presa e soprattutto possibilità di arrivare a Roma e indicare se stesso come fautore della grande coalizione e anche artefice della vittoria.

Oddo ha un problema in più che si chiama Antonio Venturino, vice presidente dell’ARS, che ha dichiarato che il PSI non si può alleare con  le destre populiste né con Forza Italia: 

“No ad alleanze che si riconoscono nei principi e nei valori della cultura di centrodestra, sovranista, antieuropea e che non rispecchiano i principi del socialismo, sì al rilancio delle idee socialiste e riformiste, continua Venturino, dobbiamo promuovere anche in Sicilia quanto è emerso nella mozione del riconfermato segretario nazionale Psi Riccardo Nencini quando sottolinea che dobbiamo ritrovarci assieme i rappresentanti della tradizione socialista, popolare, laica, ambientalista, radicale in modo da sbarrare la strada agli avventuristi della destra.”

Le parole di Venturino vengono pronunciate immediatamente dopo la rielezione di Riccardo Nencini alla guida nazionale del partito socialista.
Venturino prende le distanze da Oddo e marca la linea entro quale Oddo si muove: “Voglio prendere le distanze e marcare la differenza tra chi anche dentro il Psi, in vista delle prossime elezioni amministrative in Sicilia, punta a coalizioni territoriali “anomale” pur di garantirsi spazi di gestione del potere piuttosto che promuovere anche a livello locale la linea politica emersa chiaramente a livello nazionale".

Il vicepresidente dell’ARS è chiaro: non sono percorribili le strade che porterebbero ad accordi con Forza Italia e parla invece di coalizioni naturali quali quelle del Campo Progressista e dei Democrati. La coalizione a Trapani peraltro porterebbe al confluire anche di Noi con Salvini e di Noi per Trapani che fa capo a Livio Marrocco. Schieramento, questo, di centro destra,  quindi Venturino richiama Oddo all’ordine.

Proprio Oddo nei confronti del PD non è stato proprio delicato nell’ultimo periodo, ha parlato di un PD in stato confusionale e che sta per implodere. Immediata la risposta del segretario trapanese dei dem, Francesco Brillante, che lamenta il fatto di come Oddo si discosti dalle direttive nazionali dettate da Nencini, il quale ha affermato che le alleanze propedeutiche per il PSI sono il centro sinistra, non è un caso, infatti, che il PSI apre il congresso nazionale con la locuzione: "La sinistra che vorrei".

Oddo - è la denuncia dei dem - pare faccia confusione su Trapani, per bloccare Fazio è disposto a tutto anche ad allearsi con chi politicamente è lontano dal pensiero socialista, il contraccambio farebbe poi di Luigi Nacci il nuovo sindaco di Erice, l’asse d’Alì- Oddo, ad Erice, produrrebbe un altro stop quello a Tranchida con la sua candidata Daniela Toscano.

La questione arriva direttamente sul tavolo della segreteria regionale e nazionale del PD, lo chiede Brillante per “verificare senza ritardo i rapporti con il Partito Socialista Italiano, e prendere conseguenzialmente ogni provvedimento necessario al fine di rendere ai nostri iscritti, ed all’elettorato tutto di riferimento, chiaro il quadro delle partnership e delle alleanze nella prospettiva prossima, chiedendo ,se è necessario, una presa di posizione allo stesso Segretario Nazionale del Psi su quanto esposto, con conseguenziale assunzione di responsabilità, tali soprattutto da evitare determinate presenze non conformi ad un progetto di crescita del centro-sinistra nelle prossime liste facenti riferimento il PD a livello regionale e nazionale”.

Dalle parti di Forza Italia non ci sono dichiarazioni, restano in silenzio e ancora adesso, nel momento in cui scriviamo, non ci sono conferme circa la convention del 25 marzo, nonostante la diano per scontata in tanti. Vero è che a Trapani la candidatura a Sindaco di d’Alì, annunciata più volte e spinta dal suo entourage, potrebbe avere la strada spianata anche senza i socialisti. E poi ci sono sempre le alleanze che non vengono ufficializzate ma che lavorano lo stesso, sottotraccia.

Dal Psi, comunque, giunge questa nota di replica a Brillante e al Pd di Trapani:


Paradossale, semplicemente fuori luogo, totalmente falso e frutto di una visione miope della politica e della verità.
Le parole di Brillante al quale evidentemente difetta molto la memoria, tanto da richiedere un intervento medico ricostituente, sono frutto di pochezza politica e disconnessione dalla realtà.
È appena il caso di ripercorrere le scelte isolazioniste del PD da settembre dello scorso anno ad oggi giusto per rinfrescare la memoria del segretario comunale del partito di maggioranza relativa (certamente non a Trapani).
Il Patto federativo, per il quale era stato costruito un percorso politico che doveva portare alle elezioni amministrative del 2017, ha visto progressivamente sparire il PD dal tavolo delle trattative nonostante i ripetuti inviti del PSI a proseguire nel dialogo a Trapani e a Erice per costruire una coalizione tra partiti e movimenti che, nell’idea del PSI, avrebbe potuto realizzare un progetto vincente.
Inviti completamente ignorati da tutto il PD; da quello stesso PD che, nella persona del segretario provinciale Campagna al congresso del Partito Socialista, aveva rilanciato una alleanza forte e coesa.
Evidentemente Campagna, o chi per lui, non aveva considerato il veto tranchidiano sul PSI; già, Tranchida, vero padrone del PD capace di costruirsi un movimento autonomo al suo servizio spesso contrapposto al PD, capace ancora di costruirsi a Trapani una alleanza con Girolamo Fazio a discapito del candidato ufficiale (avanti con le smentite di rito), capace di pretendere di sedere al tavolo del patto federativo per l’alleanza su Trapani, capace di entrare ed uscire dal PD a suo piacimento secondo la convenienza politica (vedi architetto Mauro candidato a sindaco di Erice quando pareva che la vittoria delle primarie potesse arridere ad un candidato a lui inviso), meglio sempre avere il piano B.
Dove era Brillante quando il paradosso di un partito diviso in fazioni in armi veniva monopolizzato dalla dittatura tranchidiana impegnata ad impedire una sacrosanta alleanza richiesta a gran voce dal Partito Socialista Italiano; a chi ha scritto Brillante ? a Renzi ? a Faraone ? a l’internazionale Socialista ? a chi ha scritto ? pensiamo proprio a nessuno perché si sarebbe coperto di ridicolo e di vergogna.
Pura presunzione per coprire le proprie incapacità; inadeguato a gestire il ruolo si scaglia contro il PSI solo per coprire le sue evidenti mancanze.
Nemmeno il coraggio di alzare il telefono e dire “sapete non possiamo fare l’alleanza per che il padrone del PD ha posto il veto” mesi e mesi di incontri e riunioni e contatti con la nostra, a più riprese, manifestata disponibilità, gettati nel calderone delle contraddizioni PD.
A differenza del PD, il Partito Socialista ha un progetto per il territorio, un progetto di crescita ed integrazione, di internazionalizzazione e di attenzione alle persone che soffrono siano essi inoccupati – disoccupati o disabili, un progetto per il turismo e per il territorio, un progetto per Erice e per Trapani; su programmi e solo su programmi molto chiari e su base locale, il PSI ha costruito una convergenza politica inattaccabile e proiettata sul futuro Luigi Nacci e il Senatore Antonio D’Ali se dovesse sciogliere la riserva sono espressione di questo progetto fortemente osteggiato dal PD perché evidentemente vincente.
Da qui ripartiremo per rendere ai cittadini quello che è stato loro tolto in tanti anni di mala gestio della politica e del territorio.

Intanto, il candidato Giuseppe Marascia, con il suo movimento civico “ A misura d’Uomo” lamenta la negazione di spazi pubblici per l’incontro con i cittadini. Marascia ha già iniziato la sua campagna elettorale e della questione ha direttamente informato il Ministro degli Interni Domenico Minniti e il Prefetto Giuseppe Priolo chiedendo il rispetto delle regole democratiche. Il sindaco Vito Damiano ha negato il permesso al candidato Marascia a poter svolgere due conferenze in locali in uso ai “Centri Sociali” di via dei Mille e di Borgo Annunziata ha risposto “motivi di opportunità ostano al rilascio  dell’autorizzazione richiesta”, sostanzialmente rifiutando e  vietando le due manifestazioni. Non è giusto. 
Secondo Marascia è stato impedito ad una forza politica di esprimersi svolgendo la propria attività di informazione verso i cittadini.
“Il titolo dell’evento era chiaramente politico: “La trasformazione dei Centri Sociali per Anziani in Centri Civici”, un punto importante del nostro programma elettorale – spiega Natale Salvo, segretario di “A Misura d’Uomo -, ma nessuna parte dei Regolamenti comunali, né quello sui Centri Sociali né quello sull’uso dei Beni immobili del Comune, vieta un uso per finalità politiche dei locali comunali. Da qui la richiesta d’intervento da parte delle Autorità superiori».