Tra poco più di due mesi in diversi comuni della provincia di Trapani si andrà alle urne per rinnovare le amministrazioni cittadine. Si arriva a queste elezioni con una riforma del sistema elettorale la cui novità principale è il ritorno “dell’effetto trascinamento”. Confermando il voto disgiunto, si potrà votare per un candidato sindaco e contemporaneamente per una lista non collegata. Se l’elettore però non indicherà il voto per il candidato sindaco il voto dato al consigliere si sommerà a quello del sindaco collegato alla lista. Sistema che avvantaggia i candidati sindaci che avranno più liste a loro sostegno.
Premio di maggioranza immutato
Il candidato sindaco che vince al primo turno verrà premiato con il 60% dei seggi, ma le sue liste dovranno avere il 40%. Al secondo turno, invece, il neo sindaco otterrà comunque il premio a meno che le altre liste coalizzate non abbiano almeno il 50%. Sarà più difficile ottenere il premio al primo turno, e più facile che in passato ottenerlo al ballottaggio. Per il premio al ballottaggio, concorreranno solo le liste che hanno superato il 5%, le altre verranno escluse dal conteggio.
Tra le novità approvate dalla riforma, un seggio andrà di diritto al miglior candidato sindaco sconfitto con almeno il 20% delle preferenze, al primo o al secondo turno che sia. Altra novità introdotta con il nuovo sistema elettorale riguarda, invece, la mozione di sfiducia per il presidente del consiglio comunale, fino a questo momento esclusa dai poteri del consiglio; questa dovrà essere approvata da almeno due terzi dei consiglieri.
Abbassamento soglia per la vittoria al primo turno e voto di genere
La soglia per la vittoria al primo turno passa dal 50% al 40%. Se non si raggiunge questa soglia si andrà al ballottaggio, come in passato, fra i due candidati sindaci che hanno raggiunto la percentuale di preferenze maggiore. Le donne in politica sono sempre in numero inferiore rispetto agli uomini e la riforma ha introdotto il voto di genere con l’obiettivo di aumentare la presenza femminile nei consigli comunali. In ogni lista per il consiglio, uno dei due generi non potrà essere rappresentato da più di due terzi dei candidati. Diminuisce il numero di consiglieri secondo la popolazione di ogni Comune. Ad Erice ad esempio saranno 16, mentre a Trapani 24 e di conseguenza ogni lista avrà meno candidati rispetto al passato. Si potranno esprimere una o due preferenze per i consiglieri e nel caso di voto doppio, uno dovrà essere per un uomo e l’altro per una donna. Lo sbarramento per far scattare il seggio sarà del 5% dei voti validi.