La sezione Fidapa di Salemi ha celebrato il trentennale della sua fondazione. L'evento e' stato festeggiato il 26 marzo scorso, a quasi 30 anni esatti dalla fondazione avvenuta il 30 marzo 1987, come si evince dall'atto costitutivo. Questa “avventura”, iniziata dopo un anno dal terremoto, e stata possibile grazie all’ entusiasmo e all’impegno di donne veramente animate di buona volontà, sul ricordo delle socie statunitensi che, contando solo sulla “buona volontà”, cominciarono a fare viaggi di divulgazione e di condivisione di idee “al femminile” in Europa e per le donne europee.
La sezione è sorta grazie alla socia fondatrice Anna Ardagna che, mutuando tale esempio dalla vicina Castelvetrano, si propose di diffondere l'idea di un'associazione al femminile nel nostro piccolo centro, trovando la collaborazione e l'entusiasmo di altre donne salemitane che nel corso degli anni si sono spese affinché la sezione crescesse e diventasse promotrice e sostenitrice di tante iniziative culturali e sociali ma sempre con riferimento alla dimensione femminile.
"La sezione ha voluto ricordare questo percorso associativo con una mostra fotografica - le parole della presidente Raffaella Ferranti - che ripercorre la storia della sezione, cercando di mettere in rilievo i momenti più significativi o che ricordano un traguardo raggiunto.
Una sintesi, che anche se non e' potuta per ovvi motivi essere completamente esaustiva, ha reso perfettamente l'idea al visitatore del grande volume di attività svolta dall' Associazione in tutti questi anni.
La mostra allestita, dal 12 al 19 marzo, nei locali dell'ex caserma dei Carabinieri in piazza Libertà, su concessione dell'amministrazione cittadina e' rimasta aperta dal 12 al 19 marzo.
Per il suo allestimento un ringraziamento va a tutte coloro che se ne sono occupate a vario titolo dalla parte prettamente tecnica a quella ideativa e organizzativa. L’augurio - conclude la Ferranti - che posso esprimere è quello che la stessa sinergia di questi primi trenta anni accompagni la sezione e le sue socie negli anni futuri, al di là di qualunque individualismo, sulla scia dello spirito fattivo e propositivo delle socie fondatrici.