Da domami e fino al 12 aprile aprirà i battenti la 51^ edizione del Vinitaly di Verona. Alla più importante manifestazione italiana dedicata al vino parteciperanno 152 aziende vinicole siciliane. Quarantacinque sono del Catanese, trentanove quelle di Trapani, poi Palermo con ventidue aziende, Messina quindici, Ragusa dodici. Saranno in esposizione quasi un migliaio di etichette. La Regione Sicilia sarà presente alla manifestazione con «Palcoscenico Sicilia», lo spazio istituzionale allestito dall’assessorato regionale Agricoltura e dall’IRVO, l’Istituto regionale vini e oli, che ospiterà quattordici iniziative dedicate al vino e all’olio dell’Isola con eventi e degustazioni made in Sicily, portati avanti seguendo tre linee guida: narrazione, celebrazione e degustazione.
«Proveremo a raccontare la Sicilia che sta cambiando – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici - e lo faremo a partire dalla giornata di apertura del 9 aprile, con lo scrittore Gaetano Savatteri e il suo libro “É ancora la Sicilia di una volta?”. "In quell’occasione dimostreremo, attraverso i vini, che la nostra terra non è più quella di un tempo. Quest’anno al Vinitaly metteremo in mostra il meglio della nostra produzione enologica - ha aggiunto Cracolici - e racconteremo le tappe dello straordinario successo che stiamo registrando in questo settore”.
Per le degustazioni allo stand della Regione saranno le 36 etichette di Grillo, ed ancora i vini dell’Etna in grande crescita e Cerasuolo di Vittoria, unica docg siciliana. Ma anche un confronto tra i vini di due importanti terrori, Etna e Barolo. E non poteva mancare lo spazio dedicato ai vini dolci - Marsala, Passito di Pantelleria e Malvasia -. Ma al Vinitaly ci saranno anche sedici aziende siciliane che producono olio e che parteciperanno a «Sol&Agrifood», fiera nella fiera dedicata all’agroalimentare di qualità.
Così il direttore generale dell’IRVO, Vincenzo Cusumano: «L’incremento delle aziende presenti quest’anno al Vinitaly ci fa ben sperare dal punto di vista della produzione e dal punto di vista dell’export». "L’imbottigliato di vini con etichette Igt e Doc, in Sicilia, è in aumento - ha confermato Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia -. Nel 2016 – continua Rallo - abbiamo superato 1,7 milioni di ettolitri imbottigliati. Al Vinitaly andiamo con la consapevolezza di essere tra le prime Doc italiane per volume di imbottigliamento”.
I Vini Marsalesi presenti e la presentazione del Museo del Vino Marsala - Il Vinitaly 2017 accompagna i primi passi del “Museo del Vino di Marsala”. Il prestigioso Salone Internazionale di Verona, infatti, nella giornata inaugurale di domenica - Pad. 2 “Palcoscenico Sicilia”, ore 12:00/13:30 – riserva due interessanti momenti ai vini prodotti a Marsala. Si comincia con una degustazione emozionale di grillo, catarratto e insolia - i tre vitigni base che costituiscono la Doc marsala - mentre scorrono le immagini del versante occidentale della Sicilia, nelle cui bellezze è immerso il suggestivo territorio vinicolo marsalese.
Il tutto in abbinamento ad eccellenze gastronomiche siciliane. Seguirà la degustazione tecnica di Annate Storiche di vino marsala. Per la Regione Siciliana e l'Amministrazione comunale di Marsala non poteva esserci kermesse migliore per presentare, idealmente, la prima cellula del “Museo del Vino di Marsala”. Nascerà nel settecentesco Palazzo Fici che si affaccia sull'antico decumano maximo di via XI Maggio e che rappresenterà il contenitore culturale, multimediale e sensoriale, per raccontare un fantastico viaggio tra passato e futuro del vino siciliano.
CANTINE PELLEGRINO - Sono trascorsi cinque anni dall’ultima partecipazione di Cantine Pellegrino al Vinitaly, lo storico marchio dell’enologia siciliana. Dopo un periodo di ragionata assenza, c'è il ritorno in grande stile per annunciare, ad appassionati e operatori del settori, due importanti novità: la nuova immagine di Cantine Pellegrino e il progetto dei 4 vini delle tenute di famiglia. Un ritorno tanto atteso da tutto il mondo del vino, anticipato da due importanti riconoscimenti, giunti prima dell’inizio ufficiale della 51° edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati di Verona, che premiano sia la produzione vinicola che il lavoro sul restyling delle etichette: premio cantina con il miglior vino per prezzo/piacere (Marsala Doc Vergine Riserva Dry 2000) e premio speciale "Immagine Coordinata 2017" assegnato dalla Giuria del 21° Concorso Internazionale Packaging di Vinitaly.
Nell’accogliente atmosfera di uno stand innovativo, perfetta sintesi tra l’anima storica e il presente, i visitatori potranno compiere un vero e proprio viaggio enosensoriale nella Sicilia del vino, alla scoperta della nuova immagine di Cantine Pellegrino. Lo stile vintage contemporaneo adottato, è una scelta che vuole rimarcare i valori base quali famiglia, eleganza e sobrietà che hanno sempre contraddistinto la storia del brand. Una volta varcato il cancello d’ingresso in stile liberty, tributo alla Belle Époque, periodo di fondazione della cantina, sarà possibile degustare e apprezzare i nuovi Cru, che prendono il nome dalle 4 tenute di famiglia, tutte dislocate nel cuore della Sicilia occidentale, e al tempo stesso ammirare il restyling delle nuove etichette.
Le novità per la Pellegrino riguardano anche la produzione di vini liquorosi. Cantine Pellegrino ha, infatti, rinnovato questo segmento creando due nuove etichette: Zibibbo e Malvasia liquorosi bio. Una vera innovazione nel panorama enologico italiano, tanto da essere i primi vini liquorosi biologici presenti sul mercato. Il viaggio enosensoriale in Sicilia prosegue a Pantelleria, con la degustazione del nuovo Moscato naturale, un vino di grande eleganza e finezza, e con il Passito naturale, massima espressione della viticoltura eroica degli alberelli dell’isola, la cui pratica agricola è patrimonio Unesco. E poi non poteva certo mancare il Marsala, il vino con cui nel 1880 è iniziato il grande progetto produttivo di Cantine Pellegrino. Ancora oggi, nella cantina storica di famiglia, dopo lunghi anni di affinamento in botti di rovere, nascono Marsala Superiore Oro, Rubino, Riserva Ambra, Vergine e Soleras.
DONNA FUGATA - Al primo Vinitaly senza il suo fondatore Giacomo Rallo, l’azienda oggi guidata da Gabriella Rallo e dai figli José e Antonio, presenta un’importante novità, il vino d’esordio del progetto produttivo con il quale è in Sicilia orientale dalla vendemmia 2016: è il Bell’Assai, Frappato di Vittoria Doc. Un vino di spiccata freschezza e dal tannino vellutato, un rosso fragrante che stupisce per l’immediata piacevolezza.
Il nome Bell’Assai è quello della fanciulla raffigurata nell’etichetta d’autore, ispirata da Gabriella Rallo e disegnata da Stefano Vitale, un’etichetta che vuole celebrare l’amore per il bello. Per il legame speciale tra Stefano Vitale e Donnafugata, domenica 9 aprile l’artista sarà allo stand dell’azienda per autografare copie dell’etichetta di Bell’Assai per winelover e collezionisti presenti in Fiera.
Alla kermesse veronese sarà ovviamente presentata tutta la produzione di Donnafugata: una gamma di vini che si distinguono per piacevolezza e complessità e che sono il frutto dei territori di Contessa Entellina e Pantelleria, e per la prima volta, anche di Vittoria. Per assaggiare i vini dell’Etna, l’altro territorio in cui Donnafugata ha avviato il proprio impegno con la vendemmia 2016, bisognerà invece aspettare il prossimo anno quando gli affinamenti di questi prodotti saranno completati.
Grande attesa anche per l’assaggio di alcune annate ormai fuori commercio, tratte dalle riserve storiche dell’azienda per occasioni speciali come quella di Vinitaly: si potranno così assaggiare il 1996 ed il 2007 del bianco Chiarandà, il 1998 ed il 2005 del rosso Tancredi ed il 2008 edizione limitata di Ben Ryé Passito di Pantelleria.
Del Mille e una Notte – altro testimonial di straordinaria longevità – sarà in assaggio il 1996 ed il 2008; quest’ultima è pure l’annata selezionata da Wine Spectator per Opera Wine, la rassegna dei migliori vini italiani, organizzata dalla testata americana in collaborazione con Vinitaly, e che si terrà sabato 8 aprile al Palazzo della Gran Guardia.
FIRRIATO presente al 51^ Edizione del Vinitaly - Tra le aziende vitivinicole del trapanesi c’è la Firriato che da sempre ha come obiettivo la valorizzare del ricco patrimonio dei vitigni autoctoni ed esaltare il valore enologico dei diversi terroir del continente Sicilia. Con questo spirito Firriato torna a Verona per la 51° edizione del Vinitaly mettendo, ancora una volta, la propria identità al centro della sua comunicazione.
"Sarà un Vinitaly interessante – spiega Federico Lombardo di Monte Iato - quello che ci apprestiamo a vivere nei prossimi giorni. Capiremo se i segnali avuti nel secondo semestre del 2016 - con l'Italia in ripresa e l'export che cresce - si confermano anche per il 2017. La Sicilia, anche grazie al lavoro fatto sul brand, è tra le regioni che presidiano meglio i mercati esteri, soprattutto in quelli più strutturati, come Germania e Svizzera in Europa e USA, Canada e Giappone fuori dalla UE. La crescita delle presenze turistiche in Italia e, in Sicilia, fanno muovere i consumi nella ristorazione ed è un dato omogeneo che riscontriamo diffusamente nelle aree di turismo di pregio. C'è un vento favorevole che premia alcuni vini e alcuni territori d'elezione, come Etna e Agro trapanese. Bisogna lavorare, continuare a fare sistema tra i produttori, e portare sul mercato vini sempre migliori, anche con i Bio”.
A Verona la scena sarà tutta per i nuovi vini della maison: il Gaudensius Blanc de Blancs, il Cæles Grillo, il Sorìa Frappato e il Sorìa Perricone. Il Gaudenius Blanc de Blancs è un metodo classico che celebra la Sicilia dove la perfezione stilistica è generata dalla sintesi di due terroir diversi ma appartenenti alla stessa isola. Il Cæles Grillo è la nuova etichetta che va ad arricchire la linea dei vini biologici e vegani della famiglia Di Gaetano. Il Cæles Grillo si caratterizza per la sua marcata sapidità e per una spalla acida che dona immediata eleganza. Sorìa Frappato e il Sorìa Perricone sono invece le due nuove etichette pensate per il pubblico dei millenials, sempre di più appassionati al vino di qualità. Sono vini freschi che nascono da una vinificazione totalmente in acciaio che non altera le note organolettiche distintive di due varietali autoctoni siciliani. A Vinitaly debutteranno anche le nuove vesti grafiche del Quater Vitis Rosso e del Quater Vitis Bianco.