Ha del paradossale quanto accertato dagli organizzatori della società "Rcs Sport" lungo i tracciati siciliani che interessano il Giro d'Italia. Dai sopralluoghi effettuati, quando manca meno di un mese all'arrivo in Sicilia della corsa rosa in programma il 9 e 10 maggio, è emerso che alcune strade, che rientrano nelle due tappe siciliane del Giro d’Italia di ciclismo Cefalù-Etna e Pedara-Messina, non sono sicure. I tragitti incriminati sono quelli della quarta e della quinta tappa, dove sono stati richiesti lavori d'urgenza. I comuni però di Santa Maria di Licodia e Nicolosi che dovrebbero effettuare le opere non hanno le risorse per farlo. E così come, testualmente, riportato dall'edizione web de "La Sicilia": "per scongiurare l’annullamento delle due tappe, il governo Crocetta, in assenza del bilancio, ha deciso di intervenire recuperando i fondi necessari, pari a 500mila euro, dal Patto per la Sicilia. Ad anticipare i soldi sarà l’Anas che si occuperà dei lavori nelle strade di propria competenza e in quelle comunali, grazie a una convenzione firmata con le amministrazioni locali e gli assessorati regionali al Turismo e alle Infrastrutture".