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15/04/2017 06:40:00

Omicidio Mirarchi, l'avvocato Forti rinuncia alla difesa di Girgenti

  C’è un fatto nuovo nella vicenda giudiziaria relativa all’omicidio del maresciallo Silvio Mirarchi. L’avvocato Vincenzo Forti, a sorpresa (almeno per l’osservatore esterno), ha rinunciato al mandato difensivo che gli era stato conferito dal 46enne bracciante agricolo e vivaista marsalese Nicolò Girgenti, arrestato il 22 giugno 2016 con l’accusa di essere uno degli autori (per gli investigatori, a sparare furono almeno in due) dell’omicidio del sottufficiale, ferito a morte la sera del 31 maggio dello scorso anno mentre con un altro carabiniere era impegnato in un appostamento nei pressi di una serra all’interno della quale furono, poi, scoperte 6 mila piante di canapa afgana.

Ecco come l’avvocato Forti spiega la rinuncia: “Dal carcere – dichiara il noto penalista – il Girgenti mi ha fatto sapere, tramite una persona a lui molto vicina, che, secondo lui, io sarei stato corrotto dall’Arma dei carabinieri al fine di rendere il suo processo una finzione scenica. Il mio unico patrimonio, però, è la dignità del mio nome, al quale non ho intenzione di rinunciare. Per cui auguro al Girgenti ogni bene e soprattutto di trovare un avvocato che abbia la stessa pazienza che ho avuto io con lui e con l’intera sua famiglia”.

Nell’arco di circa dieci mesi, l’avvocato Forti aveva difeso strenuamente il Girgenti, ricorrendo anche all’aiuto di consulenti di chiara fama (un perito chimico e un perito balistico).

Nei giorni scorsi, Nicolò Girgenti aveva affiancato all’avvocato Forti anche un altro legale. E cioè la giovane civilista mazarese Genny Pisciotta. E questo, tra l’altro, per legge, gli ha anche fatto perdere il diritto al “gratuito patrocinio” (assistenza legale pagata dallo Stato) che spetta a chi ha un reddito basso.

Nel frattempo, il presunto assassino del maresciallo Mirarchi dal carcere di Trapani è stato trasferito al “Pagliarelli” di Palermo.

Qualche giorno fa abbiamo fatto il punto sulle indagini sul caso Mirarchi. Lo potete leggere cliccando qui.