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21/04/2017 11:45:00

Sicilia, Sindaci contro la Regione dopo la decadenza a causa dei bilanci non approvati

 Sindaci contro la Regione Siciliana, dopo la norma che introduce la decadenza dei Sindaci che non hanno avuto il bilancio approvato dal consiglio comunale, e che ha fatto le prime vittime, tra cui il Sindaco di Calatafimi Segesta. 

"Faremo una impugnativa dei decreti di decadenza come ANCISicilia anche ad aduvandum a quelle dei 7 sindaci decaduti e in contemporanea chiederemo un incontro urgente al presidente dell'Ars invitando tutte le forze politiche, entro il 30 di aprile, a modificare gli articoli che prevedono la costituzionalmente illegittima decadenza di sindaci e consigli con una inammissibile sfiducia con maggioranza diversa da quella ordinariamente prevista per tale istituto. Chiederemo un incontro urgente al Ministro Costa per sollecitare la impugnativa governativa delle norme regionali e un incontro al Commissario dello Stato chiedendo lo scioglimento dell'Ars per ormai persistente e acclarata violazione dello Statuto e della Costituzione".

uesto è quanto dichiarato da dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCISICILIA al partecipatissimo Consiglio regionale dell'AnciSicilia di stamattina allargato a tutti i sindaci dell'Isola per valutare ogni possibile iniziativa legale contro la decadenza di sindaci e giunte per mancata approvazione dei bilanci nei termini di legge (come stabilisce l'Art. 2 l. r. 29 marzo 2017 n. 6). In mancanza di concrete risposte l'assemblea dei sindaci, presente oggi Palermo, ha previsto di auto convocarsi, per il prossimo 26 aprile davanti all'Assemblea Regionale Siciliana. Sono centinaia, infatti, i sindaci che in Sicilia rischiano di decadere, tra cui Paolo Buscema, sindaco di Monterosso Almo.

Così come molti altri, Paolo Buscema è decaduto, perchè non è riuscito a far approvare il bilancio. Il presidente della Regione non ha il potere di disapplicare una legge varata dall’Ars, quand’anche in palese contrasto con la Costituzione. Pertanto, i sindaci di San Piero Patti, Castiglione di Sicilia, Valdina, Monforte San Giorgio, Monterosso Almo, Calatafimi Segesta e Casteldaccia e tanti altri, i cui consigli comunali non hanno approvato entro i termini i rispettivi bilanci, dovranno essere dichiarati anch’essi decaduti e commissariati.


"La Regione siciliana con la stessa mano con cui impedisce di fare i bilanci ai Comuni punisce i Sindaci  e ci fa tornare alla instabilità della situazione politica e amministrativa pre 1992 quando era il consiglio comunale e non i cittadini ad eleggere il sindaco". Ha dichiarato Mario Emanuele Alvano, segretario generale di ANCISICILIA.
" L'ANCISICILIA - conclude Alvano - assicurerà il proprio sostegno ai comuni che presenteranno ricorso coinvolgendo anche i comuni non direttamente interessati in una battaglia comune contro lo stravolgimento delle scelte democratiche dei cittadini".