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28/04/2017 06:00:00

Castelvetrano. 170 cani trasferiti in Calabria, debiti con la Viardi di Sambuca

 Troppi cani randagi e il Comune fa un bando per un servizio contro il randagismo. Così sembrerebbe, ma c’è qualcosa che non torna.

Il titolo recita: “Servizio di ricovero, custodia, pulizia e mantenimento in vita in struttura autorizzata di cani randagi, compreso eventuale cattura nel territorio comunale”.

L’aggettivo “eventuale” non può che porre degli interrogativi. Il cittadino si chiederà: ma come faranno a ricoverare i randagi in una struttura autorizzata, senza catturarli? Manderanno loro a dire di presentarsi da soli per questioni che li riguardano?

L’eventualità della cattura è per quelli che non dovessero presentarsi spontaneamente?

Insomma, chi partecipa ad un bando simile come fa a farsi i conti sul costo del servizio, senza sapere quanti animali dovrà avere l’onere di catturare?

L’articolo 11 del capitolato d’appalto regola i tempi del servizio di accalappiamento: “La ditta dovrà intervenire a semplice richiesta dell’amministrazione, anche telefonica, entro 24 ore dal richiesto intervento”.

Si dirà: allora la gara l’avrà vinta una ditta di un comune non molto distante da Castelvetrano, magari di una provincia vicina. E invece no, perché il servizio se l’è aggiudicato una ditta calabrese di Rocca di Neto, in provincia di Crotone: Mister Dog.

Niente paura, perché in “sole” sette ore, se il traffico è regolare, col furgone potrebbero coprire agevolmente i 574 chilometri che li separano da Castelvetrano, facendo anche una “comoda” pausa durante il traghettamento nello stretto di Messina.

 

E’ chiaro che dietro a questo bando c’è qualcos’altro.

Non riguarda infatti l’elevato numero di randagi che ci sono in strada ma, in massima parte, gli animali già catturati, che il comune di Castelvetrano ha affidato dal 2015 ad oggi alla Viardi Service di Sambuca di Sicilia (circa 170). Tra questi ci sono anche un centinaio di animali che nel settembre di quell’anno furono trasferiti dai canili lager della Laica (la cui presidente è stata rinviata a giudizio per maltrattamento, in un processo attualmente in corso) affidati dal Comune a quest’ultima, nel 2013, in vista della riapertura del canile municipale temporaneamente chiuso. E soprattutto in vista di un ampliamento della struttura di via Errante vecchia, annunciato anni fa in pompa magna, iniziato e mai completato.

 

La cosa singolare è che la Viardi Service non riceve pagamenti dal comune sin dall’ottobre del 2016. Ed al momento in cui scriviamo avanza dall’ente più di 100 mila euro, nonostante le ordinanze e i provvedimenti sulla carta. E purtroppo anche qui si va avanti con le banche e le anticipazioni su fattura. Ma i pagamenti degli ultimi mesi del 2016, in liquidazione da febbraio, non sono ancora stati percepiti. Ed i mesi a seguire non hanno ancora nemmeno il provvedimento.

Ecco, è in questo contesto che si inserisce il nuovo bando, al quale partecipa anche la Viardi Service, che presenta un offerta di 2,95 euro giornaliere a cane. E perde, perché appunto Mister Dog ne mette sul piatto 2,50.

 

In altre parole, questo bando sembrerebbe nato proprio per trasferire altrove i cani che il Comune aveva affidato alla Viardi Service di Sambuca. Magari aggiungendone una decina (o di più), da accalappiare nel territorio, nei posti più “caldi”.

Una mano a dissipare i dubbi la dà l’articolo 4 dello stesso capitolato, dove si legge che “l’inizio del servizio è previsto presumibilmente il 15/04/2017”, cioè proprio alla fine dell’ultima proroga concessa alla Viardi. Nellos tesso articolo si precisa anche che “all’inizio del servizio l’aggiudicatario dovrà tempestivamente procedere, senza alcun onere a carico dell’amministrazione, al recupero dei cani (attualmente custoditi per conto del Comune di Castelvetrano presso una struttura privata) presso il canile rifugio di Castelvetrano, (n. 170 cani circa)”.

 

Una scelta decisamente distante da quanto aveva deciso il sindaco Errante il 23 dicembre 2016, quando in un’ordinanza scriveva: “Considerato che, attesa la tipologia della prestazione resa, non sono rinvenibili altre soluzioni, in quanto, risulterebbe del tutto illogico avviare una nuova procedura di affidamento dei cani, che oltre a risultare maggiormente onerosa per l'incremento dei costi dei trasporti degli animali, causerebbe a questi un notevole stress e disagio”.

Ma era l’antivigilia di Natale, quando tutti sono più buoni. Nel periodo pasquale le cose cambiano: la nuova procedura di affidamento comincia a diventare meno “illogica”, le preoccupazioni per lo stress ed il disagio degli animali spariscono come per magia ed il trasferimento diventa una semplice “fase iniziale” di un servizio più allargato.

 

E le cose cambiano perché diventano economicamente possibili grazie a Mister Dog che, data la capacità di ospitare un numero molto alto di animali, riesce a fare delle offerte concorrenziali, avendo convenzioni con un bel po’ di comuni del sud.

Cambiano al punto che il comune di Castelvetrano, con 2,50 euro giornaliere a cane, oltre all’eventuale cattura, ci paga anche le spese sanitarie, lo smaltimento delle carcasse in caso di morte e l’eventuale sterilizzazione degli altri animali presi dal territorio.

A patto che paghi però, senza ritardi eccessivi, come invece ultimamente succede per il progetto Sprar dei richiedenti asilo, per gli operatori ecologici o per altri settori.

Con Mister Dog, non servirebbe lamentarsi per i crediti non corrisposti da parte della Regione Siciliana o, ancor peggio, prendere tempo in virtù di chissà quali finanziamenti che starebbero per arrivare tra poche settimane. Un paio d’anni fa, infatti, a causa di un prolungato mancato pagamento, i titolari della ditta Mister Dog hanno riconsegnato 51 cani al comune di Rocca di Neto, chiusi in delle gabbie metalliche davanti il municipio.

 

Egidio Morici