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18/05/2017 06:00:00

Antonella Milazzo: "Diamo nuovo impulso al Pd di Marsala e alla giunta Di Girolamo"

 Antonella Milazzo, deputata regionale per il PD e segretaria del circolo dem di Marsala. Abbiamo scritto martedì:  “Milazzo sempre più isolata” . Che succede?


Non mi sento per nulla isolata, ma sto registrando una unità di vedute. Semplicemente, sta succedendo che sono passati quasi due anni dall'elezione del sindaco del Partito Democratico, con un gruppo consiliare che ha eletto 7 consiglieri comunali ed è normale e legittimo fare un pit stop. C'è la necessità evidente di aggiustare il tiro per vedere cosa faremo nella seconda parte del mandato, questo è quello che chiede l'intera segreteria, che ho riunito, e l'intero gruppo consiliare. Si apre una interlocuzione con il sindaco perchè noi teniamo moltissimo alla riuscita di questo quinquennio amministrativo, è una scommessa che possiamo e dobbiamo vincere, siamo a fianco dell'Amministrazione per accelerare e dare un impulso.

Detto così sembra che tutto vada sempre bene e sia perfetto. In realtà non è così, no?

Infatti non sto dicendo che va tutto bene, sto dicendo che dobbiamo fare meglio: c'è necessità di dare quello slancio che forse nell'ultimo anno è mancato, è mancata la visione di sviluppo turistico, quel sogno che si può tradurre in realtà, e si può lavorare su questa traccia per i prossimi anni. Non va proprio tutto bene, ma ciò non significa che il PD cambi idea e molli il sindaco Di Girolamo. Noi ci siamo e ci siamo più di prima, pensiamo che ci sia bisogno di un maggiore slancio.

Però c'è sempre qualcosa che non quadra. Per le Primarie del 30 aprile il circolo di Marsala ha dato una risposta in positivo, il maggior numero dei votanti di tutta la provincia. Gli assessori non le hanno dato nessuna mano? L'hanno lasciata sola? Eppure in Giunta ci sono esponenti PD importanti: Clara Ruggieri, Agostino Licari, Annamaria Angileri e il renziano della prima ora Rino Passalaqua, che è successo?

Io non so cosa abbiano fatto singolarmente gli assessori e non posso quantificare il lavoro di ognuno di loro, io sono stata tutto il giorno al seggio numero 1 di via Frisella, c'è stata una partecipazione spontanea, tanti cittadini che non sono stati contattatati da nessuno e che hanno scelto di venire a votare spontaneamente, questo è un segnale democratico importante.

A proposito di 30 aprile, il tesoriere del Pd, Vincenzo Pantaleo, autore della lettera di accusa nei confronti dell'Amministrazione da noi pubblicata qualche giorno fa, e il sindaco Di Girolamo non era meglio si parlassero al circolo visto che sono stati lì per un bel po', anziché affidare alla stampa una lamentela?

Quella era una giornata particolare e nessuno ha parlato di nulla, ne parleremo nei prossimi giorni e affronteremo le cose nelle varie sfaccettature. Quella è una lettera assolutamente personale... Leggo la lettera come una richiesta di allarme, di attenzione per la necessità di affrontare la seconda parte del mandato con maggiore slancio.

A proposito di slancio e di ciò che non va, è curiosa questa storia delle strisce. Curiosa perchè uno può costruire tutto quello che vuole poi però l'Amministrazione perde credibilità nelle piccole cose, basta fare una striscia davanti un passo carrabile per fare incendiare la città di polemiche. In questa vicende delle strisce manca un passaggio, perchè assessori e consiglieri dicono di non sapere nulla poi il sindaco dice che aveva condiviso le azioni. Manca la cabina di regia e coordinamento...

La vivo questa vicenda come una responsabilità di tutti, il problema delle strisce non mi appassiona più di tanto, ho sentito che ci sono dei problemi in singole zone ed è giusto che se ci siano errori vadano corretti. E' dovere del Partito Democratico, dovere di tutti dirigenti del partito innanzitutto, mettere insieme un sistema di condivisione efficace anche per quanto riguarda le piccole.
Poi la questione della gestione è cosa diversa dalla politica...

Questo è chiaro, ci può stare l'errore ma se si sommano errori su errori c'è qualcosa che non va. Se un giorno ci sono le strisce bianche davanti le abitazioni e l'altro giorno la segnaletica verticale viene messa tra i rami degli alberi c'è qualcosa che non va...

Questo non credo sia colpa della politica...


Certamente non lo è, ma è compito della politica vigilare ….


Non sarebbe nemmeno così, la politica dà le direttive, il sindaco e gli assessori non hanno il compito di seguire tutto nel dettaglio.

E cosa facciamo? Ce ne laviamo le mani?

No, si interviene sugli uffici e sulle ditte che eseguono i lavori, però parliamo di livelli diversi. La politica ha dato una direttiva che è quella di immaginare il nostro centro più vivibile, con meno parcheggio selvaggio, con più bus navetta. Io chiederò un ripristino totale del parcheggio comunale. E allora la politica parla di meno traffico e di parcheggio non selvaggio, di maggiori bus navetta e allora però ci vogliono i parcheggi. Vediamo come fare a ripristinare il parcheggio comunale e come finanziarlo.


E' tollerabile, secondo Lei, per il Pd che un consigliere comunale si alza in aula e dichiara: “Io sono con Paolo Ruggirello” e poi lo stesso Ruggirello dica “Io sono un partito nel partito”?


Sono due cose diverse, riguardo al partito nel partito io sono rimasta all'antica,  e nel momento in cui la cosa verrà ufficializzata e registrata ovviamente andrà portata all'attenzione di tutti i livelli del partito perchè non accetto l'idea del partito nel partito, non è nell'idea del PD.

Però Ruggirello dice “ io ho i voti”, non è che uno può pretendere i voti di Ruggirello e poi non volere che faccia il gallo nel pollaio....


Ma il gallo nel pollaio ci può anche stare, ognuno esercita le sue prerogative, ma un partito ha delle regole fissate a livello regionale e nazionale per statuto, e a quelle regole ci si adegua, non siamo in vendita non è assolutamente accettabile un ragionamento di questo tipo. Chi entra nel PD, l'ho sempre detto, ne accetta le regole e si adegua a quelle, se non lo fa non sarà dentro il Partito Democratico o non ci sarà più il Partito Democratico o non ci sarò più io.