Nino Di Matteo non esclude un suo imminente ingresso in politica: "Io ministro? Per me il pm può fare politica", dice nel corso di un convegno alla Camera. Il magistrato replica così a Marco Travaglio che gli chiede se sia disponibile a far parte di un futuro governo: "Io non rispondo alla domanda che riguarda l'eventuale mio impegno politico, ma dico che non sono d'accordo con Davigo e Cantone e con chi pensa che l'esperienza di un magistrato non possa essere utile alla politica", afferma il pubblico ministero dell'inchiesta Trattativa. "L'eventuale impegno politico di un pm - dice Di Matteo - non mi scandalizza ma penso che un eventuale scelta di questo tipo debba essere fatta in maniera definitiva e irreversibile, ovvero è incompatibile con la pretesa poi di tornare a fare il giudice".
Le dichiarazioni di Di Matteo arrivano alla vigilia di importanti tornate elettorali. E vengono commentate così dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, uno dei leader di 5Stelle: "Per ora posso solo dire che è una buona notizia. Oltretutto noi non abbiamo ancora individuato il candidato premier e non abbiamo la squadra dei ministri: a breve la presenteremo perché pare si vada a votare presto". Secondo Di Maio "Renzi vuole andare alle elezioni ora perché ha paura del voto in Sicilia".
Andrea Orlando: "Può entrare in politica come tutti i cittadini". "Di Matteo è un cittadino
italiano. E la Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini il diritto di entrare in politica". Lo afferma il ministro della Giustizia Andrea Orlando, interpellato dall'AdnKronos in Transatlantico, dopo che il sostituto procuratore di Palermo, Antonino Di Matteo, nel corso di un convegno organizzato dal Movimento 5 Stelle alla Camera, non ha escluso la possibilità di far parte di un governo nella prossima legislatura, magari proprio nelle vesti di Guardasigilli.
Da Repubblica