Ci vorrebbe un ghiacciolo per stemperare queste calure estive pre - regionali. Gli unici pronti ad affrontare la sfida e ad avere le idee chiare su cosa vogliono fare, non ancora sul come, sono i grillini del movimento Cinque Stelle.
Giancarlo Cancelleri è il candidato alla presidenza della Sicilia del M5S. Lo ha annunciato Beppe Grillo che subito dopo ha abbracciato il vincitore delle Regionarie, applaudito dalla platea. Hanno votato sulla piattaforma Rousseau "4350 iscritti certificati", afferma Grillo.
Per annunciare il candidato alla presidenza della regione, il Movimento ha organizzato una grande kermesse nel capoluogo siciliano. A Palermo c’era anche Davide Casaleggio. "Volevo solo dirvi che la cornice è bellissima – ha detto Grillo scherzando con gli attivisti palermitani - Guardando dallo schermo sembravate quelli del concerto di Vasco Rossi che, non sapevano dove andare e sono finiti dentro un recinto". "La Sicilia è un paradosso, come l'Italia, è colta e incolta, se non si fanno le cose qua difficilmente possiamo farle nel continente - ha aggiunto Beppe Grillo – ci prendiamo la Sicilia e vinceremo la nazionali".
"La Sicilia ancora una volta ispirerà un percorso nuovo del M5S e del Paese. È dalla Sicilia che partono le più grandi rivoluzioni in Italia. È da qui che apriamo la fase due del Movimento, la fase del M5S al governo". Lo ha affermato il vice presidente della Camera M5S Luigi Di Maio, parlando dal palco di Palermo. "Io capisco che nel 2012 gli elettori hanno deciso di dare il governo Sicilia al Pd, forse pensavano che votarci era un salto nel buio, era un azzardo – ha aggiunto Di Maio – ma era un discorso accettabile 5 anni fa e oggi noi siamo qui più forti di prima".
Uomo vicino ai vertici, Cancelleri ha corso con altri 8 candidati. Nisseno, quarantadue anni, uomo forte del M5S, Giancarlo Cancelleri riprova a correre per la presidenza della Sicilia dopo la sconfitta di 5anni fa. Geometra, appassionato di musica haevy metal, Cancelleri entra in politica nel 2007 organizzando un comitato contro il caro bollette. Deputato regionale, durante l'ultimo quinquennio all'Ars Cancelleri è uno dei responsabili degli Enti locali del Movimento e fa parte del comitato di appello previsto dallo statuto pentastellato.
Nel Partito Democratico si discute ancora su chi possa essere il candidato alternativo a Rosario Crocetta e che dia discontinuità allo stesso. I dem non demordono e il pressing su Grasso non è terminato, semmai si è voluta spostare l'attenzione mediatica su altro. L'attuale governatore della Regione, Saro Crocetta, pubblica un video : “La Sicilia ai siciliani, non siamo colonia di Roma o di Milano”. Difende il suo operato nei cinque anni di legislatura e ricorda che tipo si sanità è stata ereditata con il penultimo posto nei livelli di assistenza e adesso all'ottavo posto. Crocetta agli attacchi che arrivano risponde con i dati alla mano, parla di pil che decresce e di fondi europei che sono stati spesi:
“Abbiamo tanti problemi, ma sono i problemi del passato creati da quelle classidirigenti, i vecchi uomini, che parlano oggi, riferendosi al passato, di una Sicilia dei miracoli, fantastica, in ordine...Invece adesso con un governo che ha cominciato a fare una battaglia contro la corruzione, la clientela, che sta facendo crescere la Sicilia, qualcuno esalta il passato. Indietro non si torna, i siciliani non vogliono questo”.
Poi arriva la stilettata: "Sicuramente non saranno quelli di Milano, che in Sicilia hanno fatto affari con gli appalti, con la sanità, con le Consip, a decidere il futuro della Sicilia. Non saranno neppure i politici di Roma a decidere. Il nuovo presidente della Regione lo decideranno i siciliani. Dobbiamo scoprire l'orgoglio di essere siciliani, dicendo che in Sicilia devono decidere i siciliani. L'autonomia della Sicilia non piace a Roma o a Milano per un motivo molto semplice, perchè la Sicilia l'hanno sempre considerata una colonia per farsi gli affari. Da quando c'è questo governo, gli affari non li fanno più. Allora avanti tutta, riscopriamo il nostro orgoglio. Abbiamo tanti problemi, ma stiamo crescendo e non vogliamo tornare al passato. Avanti tutti insieme, orgogliosi di essere siciliani, sapendo che noi saremo gli artefici del nostro futuro. I siciliani dovranno essere i protagonisti della propria libertà, è una battaglia per la dignità e per l'orgoglio. Facciamola insieme".
Crocetta è lanciato verso la sua ricandidatura, senza però ancora avere chiaro chi sarebbero gli alleati.
Ma nel frattempo il numero uno di Mattero Renzi in Sicilia, Davide Faraone, ha voluto incontrare il banchiere Gaetano Miccichè, fratello di Gianfranco, commissario di Forza Italia. La proposta riguardava l'offerta di una candidatura alla presidenza della regione, non accettata da Miccichè e guardata male da altri esponenti del PD. Cosi l'assessore regionale all'Agricoltura, Antonello Cracolici, mette il veto su uno “ straniero”, il candidato deve essere pescato nel mare dei dem. Siamo sicuri che sappiano guardare dentro questo mare?
Totò Cardinale, leader di Sicilia Futura, parla di modello Palermo da esportare e da copiare, chiede a Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, di farsi promotore di una serie di iniziative in tal senso.
Il modello Palermo è un modello senza sigle partitiche di cui però si riconosce uno schieramento di centro sinistra che ha portato Orlando a vincere a primo turno.
E saltano fuori altri nomi da Caterina Chinnici, europarlamentare in carica, a Giuseppe Lupo.
Il centro destra è in alto mare, i forzisti chiedono che venga candidato un azzurro e possibilmente che sia donna, il nome che circola è quello di Stefania Prestigiacomo ma ci sono troppi nodi da sciogliere e da una conversazione con l'onorevole Renato Brunetta la Prestigiacomo non è apparsa convinta. Gianfranco Miccichè di fatto sta lavorando ad allargare la coalizione e pare che guardi ad Angelino Alfano. I due non disdegnano l'accordo insieme ai centristi di Casini, Alfano smentisce le voci di una sua diretta candidatura alla presidenza ma è interessato a costruire una coalizione con un'ampia area moderata. Il progetto è una grande lista di centro, a convergere verso Forza Italia sarebbe l'UDC, favorevole anche Saverio Romano con il suo Cantiere Popolare.
Resta in campo Nello Musumeci con il suo movimento Diventerà Bellissima, Noi con Salvini e Fratelli d'Italia.
Le mosse del centro destra sono in atto ma se non dovessero compattarsi su un'unica candidatura la lotta interna porterà al suicidio.
E poi c'è l'incognita Roberto Lagalla, l'ex Rettore dell'Università di Palermo, è in giro per la Sicilia a presentare il suo IDEA SICILIA.
Giovedì pomeriggio ha raggiunto Marsala, poche presenze, meno di ottanta persone.
L'iniziativa su Marsala è stata voluta dall'ex consigliere comunale dell'UDC, Vito Rallo e dal dottore Michele De Bonis, marito di Patrizia Montalto, presente anche lei, ex assessore della giunta di Giulia Adamo.
Un incontro dai toni pacati ma Lagalla più che entrare nel vivo del suo progetto ha tenuto una lezione universitaria, interessante. Lagalla è uomo di cultura, la stoffa politica è un'altra cosa.
PSI. Si è svolto a Palermo il congresso regionale del PSI. In una sala gremita di delegati, i socialisti hanno eletto i nuovi vertici regionali. L'on. Nino Oddo e' stato eletto, all'unanimità, nuovo segretario. L'annuncio era nell'aria, dato che Nino Oddo ha fatto di Trapani la provincia con il più alto numero di tesserati del Psi in Italia e detiene da solo la maggioranza assoluta dei delegati. Il congresso, al quale sono intervenuti gli on. Lupo e Cardinale, ha sancito l'accordo PSi- Sicilia Futura che si candidano a costituire la seconda gamba del centrosinistra. L' on Palillo, segretario uscente, e' stato eletto presidente del partito. Sulla linea politica, l'on. Oddo ha indicato la ricerca di un ampia coalizione sul modello di quella realizzata da Orlando ed aperta all'area moderata. Cuorioso che Oddo proponga una linea totalmente opposta a quella che ha portato avanti - perdendo - a casa sua, a Trapani ed Erice, dove invece ha preferito che il Psi, caso unico in Italia, si alleasse con Forza Italia.