"Sono particolarmente sconcertata, turbata e addolorata. Piu' volte la statua e' stata oggetto di danneggiamenti, questa volta avviene in modo piu' brutale. Una grave incursione da parte di delinquenti, ancora piu' inquietante perche' avviene nel 25esimo anniversario della strage di Capaci".
Lo dice all'AGI Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso da Cosa nostra, dopo che e' stata decapitata la statua di Giovanni Falcone collocata davanti alla scuola dedicata al giudice, allo Zen di Palermo. "Questa statua - aggiunge - era un segno importante in un quartiere ad alta densita' mafiosa. Non posso che constatare che la parte marcia del quartiere continua a essere forte a scapito della gente perbene. A questo punto - e' la dolorosa provocazione di Maria Falcone - dopo quello che e' successo alla statua di Giovanni e i tanti raid, bisognerebbe mettere nella piazza centrale del rione un monumento a Messina Denaro per assicurarne l'incolumita'..."
Alla statua è stata staccata la testa e un pezzo del busto usati poi come ariete contro il muro dell'istituto scolastico. Sulla vicenda è stata aperta una indagine.
Qualche ora dopo il Comune di Palermo ha reso noto un altro simile episodio di vandalismo, sempre a Palermo: ignoti hanno bruciato un cartellone con una immagine di Giovanni Falcone posizionato davanti i cancelli della scuola Alcide De Gasperi e che faceva parte di un gruppo di altri cartelloni che erano stati realizzati nei giorni scorsi dagli studenti della scuola di piazza Papa Giovanni Paolo II.
"Oltraggiare la memoria di Falcone è una misera esibizione di vigliaccheria": scrive su twitter il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.