Ryanair cancellerà fino a 50 voli al giorno per le prossime sei settimane. La principale low cost d’Europa — e la prima compagnia del continente per traffico (116,8 milioni di passeggeri nel 2016) — ha annunciato in una nota che fino alla fine di ottobre dovrà annullare poco meno del 2% dei suoi 2.500 collegamenti quotidiani (quindi tra 1.680 e 2.100 in tutto) «per migliorare il tasso di puntualità dei viaggi, passato dal 90% a meno dell’80% nelle prime due settimane di settembre a causa degli scioperi dei controllori di volo, dal maltempo e dall’impatto crescente delle ferie di piloti e personale di cabina». «Si tratta di performance inaccettabili per Ryanair e i suoi clienti», spiega una nota da Dublino. Ma diversi utenti hanno criticato l’azienda sui social chiedendosi anche se i ritardi e le cancellazioni delle ultime settimane — anche in Italia — non siano dovuti più a questioni operative della low cost e non a scioperi e maltempo, il che rientrerebbe tra i motivi per chiedere il rimborso.
Quello che sta succedendo negli ultimi giorni è che la compagnia aerea irlandese di fatto sarebbe a corto di equipaggi anche a causa di un passaggio burocratico importante. Ryanair starebbe chiedendo ai piloti in ferie di riprendere servizio per attenuare gli effetti della transizione dal calendario «Flight Time Limitations» (dove i dodici mesi partono il 1° aprile e finiscono il 31 marzo dell’anno successivo) a quello gregoriano (1° gennaio - 31 dicembre) a partire dal 2018. Il cambio di calendario è stato imposto dalla Irish Aviation Authority, l’ente irlandese dell’aviazione, ma ha finito così per lasciare al vettore low cost un periodo di nove mesi (dal 1° aprile 2017 al 31 dicembre 2017) e non più di dodici per far smaltire le ferie ai suoi dipendenti. Comandanti e primi ufficiali, per esempio, hanno 28 giorni di congedo in un anno. La cancellazione dei voli avrà conseguenze dirette su un numero di passeggeri tra i 7 mila e 9 mila al giorno.
«Annullando meno del 2% dei nostri voli fino al debutto dell’orario invernale a novembre, possiamo riportare il nostro tasso di puntualità al livello del nostro obiettivo annuale del 90%», ha spiegato Robin Kiely, il capo della comunicazione di Ryanair. «Dobbiamo però mettere a riposo il personale». La compagnia — che dispone di una flotta di 400 Boeing 737 — nella nota ha espresso anche le sue scuse «per ogni inconveniente causato ai passeggeri da queste cancellazioni. I clienti toccati verranno contattati direttamente per offrire loro di essere imbarcati su un volo alternativo e/o essere risarciti».