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22/09/2017 06:00:00

Daniele Nuccio: "Dico no ad una sinistra che rimane la stessa di quindici anni fa"

Daniele Nuccio, consigliere comunale di Marsala, appoggia il candidato all’Ars alle elezioni del 5 novembre Giacomo Tranchida, ex sindaco di Valderice, ex sindaco di Erice ed ora presidente del Consiglio Comunale ercino.

Conosco Tranchida da quando era in consiglio provinciale e mi lega a lui un lungo rapporto di stima e di amicizia ed è questo il motivo per cui io sarò con lui in questa battaglia elettorale. 

A Pisapia lo ha detto? 

Non abbiamo vincoli di alcun tipo. 

Ma non solo lei, ci sarà anche Linda Licari e il vice sindaco Agostino Licari  e altre persone in appoggio a questa candidatura? 

Sì, ci saranno anche tante altre persone, perché la figura di Giacomo Tranchida, nel panorama del nostro territorio, rispecchia le caratteristiche che noi cerchiamo, di competenza, di correttezza, di capacità di essere sia per il buon governo ma anche popolare, e avere costruito quel rapporto di empatia con i territori che ha amministrato, queste sono le ragioni che mi hanno portato a fare questa scelta, che è una scelta obbligata alla fine. 

E’ una scelta personale la sua ma anche una scelta politica? C’è un ragionamento rispetto alla necessità. La scelta del provare a ricostruire qualcosa a sinistra che è la stessa sinistra di quindici anni fa, è una scelta che io non ho voluto fare seppur mi è stato chiesto. Ho rapporti di amicizia e di stima dal PD alla Sinistra Italiana. Io dialogo con tutti, perché con la sintesi quando riesci a mettere assieme le persone e le diverse opinioni si cresce sempre. La settimana scorsa ho incontrato Leoluca Orlando e abbiamo ragionato su queste cose e sulla necessità di non tirare i remi in barca nonostante tutto. 

E avete deciso di votare il PD? 

Il PD che scelgo io è il PD di Giacomo Tranchida, PD che va comunque riformato. 

Nuccio lei dice io scelgo il PD di Tranchida, ma lo stesso Tranchida dice di porsi come una coscienza critica e costruttiva dentro lo stesso Pd demonizzando in parte tutto il lavoro svolto dall’attuale deputazione in questi cinque anni di legislatura. Una discussione interna si deve aprire in questo partito o no? 

Dobbiamo essere realisti. Io non sono vincolato ad alcun apparato e la mia scelta di partecipare alla costruzione di qualcosa con "Campo Progressista", che è ancora in evoluzione, non è limitante a fare delle scelte. Io non sono organico al PD e probabilmente non lo sarò, però se devo scegliere tra Ruggirello e Giacomo Tanchida, sono due storie a confronto se mi consentite. Se dovessi scegliere tra Nino Oddo, la politica clientelare che in questi anni ha fatto, e lo posso dire ad alta voce perché è la verità, non so infatti quante centinaia di migliaia di euro sono state spese per consulenze, io scelgo Giacomo Tranchida. Nuccio farà voto disgiunto? No, non credo. 

Vota Micari.   

Sulla persona di Claudio Fava credo ci sia poco da dire. È una bella figura, ha una sua storia importante, però, lo dissi all’inizio, speravo che il modello vincente di Palermo si potesse replicare anche alla Regione, mettendo assieme diverse anime ma non è stato possibile. Non è possibile continuare con l'idea delle battaglie di testimonianze, perché noi siamo la sinistra, noi siamo puri; da vent’anni diciamo le stesse cose, credo che sia arrivato il momento per la sinistra di emanciparsi e di fare dei ragionamenti diversi. 

Nuccio, parliamo di Marsala. Ha fatto un’interrogazione sullo Sprar di Perino, sul finanziamento di trecento mila euro. Cosa ha chiesto? 

Se è normale la durata di quattro anni per questi lavori, chi è il responsabile del procedimento e capire se i lavori fatti sono in linea con quello che era il progetto iniziale.  Sono delle domande legittime, delle riflessioni pubbliche. Il mio modo di fare politica è questo. Io vorrei che anche per questa campagna elettorale si smettesse di fare personalismi. In questo momento ad esempio c’è la vertenza del Consorzio D.O.C. Marsala e la politica locale è profondamente distratta rispetto ad una delle cose più importanti per l’economia marsalese, il mercato del vino. 

Con chi sta nella guerra del vino?

Io personalmente sono per favorire percorsi di dialogo. In entrambi casi, conosco un po’ tutti, dalle aziende grandi a quelle piccole dove c’è una garanzia della qualità tra l’altro. La politica deve metterli assieme. 

Ma se il Consorzio del Vino Marsala non c’è più come si fa?

E anche lì, perché non si prende l’occasione per ricostruirlo su metodi importanti che contemplino il produttore piccolo fino al grande industriale.

 Nuccio, cosa dice riguardo agli assessori che ancora non ci sono? 

Io ho posto delle questioni di merito e di principio rispetto al metodo da seguire. 

Daniele Nuccio, per la mozione di sfiducia ha raccolto le firme?   

No, questo è un ragionamento importante. Intanto i tempi non sono maturi perché due anni e sei mesi e qualcosa scattano tra qualche mese, ma c’è un banco di prova e noi possiamo lì sfatare tutti i dubbi e capire chi fa ipocrisia e chi no. Io credo che il bilancio sia l’atto politico per eccellenza e chi ha sbandierato l’idea della sfiducia, e non ero tra quelli, io dissi una cosa diversa: "sono quello leale, la presento io e vediamo chi la vota la sfiducia", questo era il mio ragionamento. Oggi se vogliamo dare un segnale chiaro, anche di staccare la spina se necessario, o si vota contro il bilancio o ci si astiene. Invece succederà che sarà emendato, sarà stravolto, l’amministrazione andrà sotto perché siamo arrivati alla trattazione del bilancio con una crisi politica non sanata e ancora in corso.

Tutto questo per colpa del sindaco?

 Per colpa di tutti. 

Ma più del sindaco? 

Ha la sua responsabilità perché è colui che ha dovuto fare delle scelte. Io personalmente dico una cosa, Alberto di Girolamo, e lo dico con sincerità, è la persona più corretta che io incontrerò nel mio percorso politico ma fino a quando non capirà che il metodo che ha scelto di seguire di circondarsi di yes man che dicono le cose non come le pensano, non andremo da nessuna parte, e la crescita e un percorso che duri sarà sempre più a rischio.

Nuccio,  la città è una sorta di fognatura a cielo aperto. Si incontrano topi di grandi dimensioni alle undici del mattino. Voi consiglieri fate bene a parlare di bilancio e di equilibri politici ma la città è in netto declino e voi che siete nella stanza dei bottoni dovete denunciare e fare qualcosa.

Conoscete il mio pensiero rispetto a questa questione. Oggi sarebbe sbagliato - come fanno alcuni, quelli di cui parlavo prima -, negare l’evidenza. La città non è come la vorremmo. Possiamo allearci con tutti quelli che dicono che la responsabilità è solo del sindaco, ma ci sono delle congiunture più complesse rispetto ad un appalto di 230 milioni di euro. Sulla gara d'appalto mi risulta che sul lotto di Marsala c’è solo l’Aimeri, potremmo ragionare su questo. In ogni caso la verità è a metà strada, sulla educazione dei cittadini che non espongono i rifiuti correttamente e sulla repressione che va fatta ma con un servizio che ormai è finito bisogna attendere quello nuovo. Io mi auguro che venga rispettato almeno al 90%, perché si parla di pulizia, si parla di mezzi nuovi. L’isola ecologica rimasta, quella del salato, non ha nulla di ecologico. Ne vogliamo parlare dei lavoratori che stanno lì con una puzza incredibile tutto il giorno. Noi andiamo per un attimo, i lavoratori rimangono lì otto ore. Il tema è molto più complesso. Noi dovevamo riuscire a portare in porto un piano dei rifiuti, un piano regolatore e il porto stesso ma ancora non ci siamo riusciti.