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01/10/2017 06:00:00

Stefano Rallo: "A Marsala non c'è un sindaco. Tutto è in mano a Enzo Sturiano"

Stefano Rallo candidato marsalese all’Ars del Movimento Cinque Stelle.  Avete fatto le primarie, avete fatto anche quelle per il premier.

Abbiamo fatto le primarie il 6 luglio. Per il premier io ho votato Di Maio. Conosco Luigi ormai da tantissimo tempo.  

Come sta andando la campagna elettorale?

 Abbiamo atteso la certificazione della lista. Per noi c’è il controllo del casellario giudiziario, cosa che non accade nelle altre liste.  È andato tutto bene, altrimenti non sarei qui come candidato. Ci stiamo muovendo in giro per la provincia insieme agli altri cinque candidati. Spesso Giancarlo Cancelleri e assieme a noi candidati della provincia.

 Ha seguito il consiglio comunale, cosa ne pensa?

Si parla tanto di sicurezza a Marsala, ma credo innanzitutto che bisogna dare l’esempio anche in consiglio comunale. L’atteggiamento tra Sturiano e Vinci, il capogruppo del PD, è stato da far west, uno spettacolino da cabaret nel massimo consesso civico dove si dovrebbe parlare di politica.

Andiamo ai temi della campagna elettorale. Gucciardi e il Governo Crocetta vantano di aver messo in regola i numeri della sanità regionale. Cosa dice lei?

Spesso si vanno a controllare le statistiche, ma poi si legge su facebook, ma anche sui giornali, come ad esempio sulla vostra testata, riportate tante lamentele di gente che si lamenta del pronto soccorso, si lamenta dei servizi di base. In realtà alla fine bisogna andare a constatare, dopo aver varato una riforma sanitaria così importante, se l’attuabilità è reale o meno.

Voi sulla sanità avete delle idee e dei progetti in particolare da proporre nel vostro programma?

Si, Giancarlo Cancelleri lo ha presentato la settimana scorsa. Abbiamo intenzione di fare un centro di prenotazione regionale per evitare quello che accade adesso, dove chi è raccomandato fa subito l’esame prescritto dal medico e chi no, invece, aspetta un anno.

Per quel che riguarda il trapanese cosa avete in programma voi dei Cinque Stelle?

Il nostro programma è interconnesso, e cioè tutto quello che noi andiamo a fare non vale sono per la città di Marsala o della provincia ma per tutta la Regione. Se ad esempio si punta sul turismo, questo non va incrementato solo sulla nostra provincia ma si dovrà creare un turismo destagionalizzato per fare arrivare i turisti in periodi di bassa stagione. Si pensava di proporre delle convenzioni con gli altri Stati, per provare ad esempio, ad andare in Russia e fare una proposta di uno sconto del 30% in un periodo che non sia di alta stagione. Il problema  è che questo in Sicilia non si è mai attuato. Poi bisogna migliorare le infrastrutture. Non possiamo continuare ad avere un solo binario ferroviario.  Questo limita tanto lo sviluppo sia a livello commerciale che turistico.

Per quel che riguarda il nostro territorio tutto passa per l’aeroporto di Birgi.  Cosa ne pensa. Voi siete per l’accorpamento con l’aeroporto di Palermo?

Noi siamo per una tariffazione unica. Se una persona deve arrivare in Sicilia deve pagare lo stesso prezzo sia che arrivi a Palermo sia che arrivi in altri aeroporti, per una sorta di continuità territoriale, un po’ come hanno fatto in Sardegna. Noi stiamo cercando semplicemente di vedere quello che funziona dalle altre parti e portarlo in Sicilia.

Stefano Rallo, lei è candidato all’Ars ma da grande osservatore della politica marsalese cosa ne pensa dell’approvazione del bilancio?

Io quello che non riuscirò mai a capire è quando mettono come voci di finanziamento "vendita beni patrimoniali" e poi quando viene chiesto al responsabile amministrativo, dottor Fiocca, quando abbiamo incassato, la risposta è sempre: "zero".

 Una sorta di trucchetto che rasenta il falso bilancio. Ogni anno si mette come entrata del comune la vendita di “Villa Damiani”, poi non si vende e non si capisce come questo possa avvenire di anno in anno.

Hanno messo tra le opere del Piano Triennale Opere Pubbliche, un milione di euro per il rifacimento del manto erboso. Progetto che dovrebbe essere finanziato con la vendita di questi beni, cosa che non avverrà mai. Poi vanno a chiedere il voto per le regionali, le comunali, ecc. dicendo: "noi stiamo provando a fare queste cose", in realtà è una presa in giro totale. Loro devono prevedere nel momento che dicono le opere da andare a fare anche la fonte di finanziamento e questa per il 90% delle opere triennali proviene dalle vendite patrimoniali. Le uniche cose ben definite da residui di capitolato sono alcune stradelle.  Siamo tornate alle famose stradelle.

Stefano Rallo come valuta l’operato del Sindaco, della Giunta e dello stesso Presidente del Consiglio Sturiano?

Sturiano ha avuto la capacità di creare una maggioranza trasversale e come dicevano parecchi consiglieri anche di maggioranza, anche quelli storici che appoggiavano il nostro sindaco in tutto, Linda Licari e Daniele Nuccio, in realtà anche loro si sono accorti che non esiste il sindaco a Marsala perché tutto è in mano ad Enzo Sturiano che ha la capacità di far passare i propri emendamenti. Mi aspettavo un sussulto di orgoglio da parte del sindaco che poteva dire: “O le cose vanno come dico io oppure mi dimetto”.

Rallo, se il sindaco si dimette succede che la città viene commissariata ma non il consiglio comunale. Il sussulto lo dovevano avere i consiglieri comunali che potevano uscire dall’aula e non approvare il bilancio e in quel caso ci sarebbe stato il commissariamento del consiglio.

E’ evidente che i consiglieri comunali sono moto attaccati più del sindaco alla poltrona. Ma adesso con la nuova normativa il consigliere non andrà più a prendere il famoso gettone di presenza e lo stipendio sarà molto basso. Voglio vedere chi si candiderà alle prossime elezioni visto che non ci saranno più certe cifre, 1400 euro lordi e 1100 netti al mese. Per adesso "è bello", parecchi utilizzano questo impegno politico come un lavoro. Vorrei fare un appunto, anche il sindaco aveva detto che il 50% del suo stipendio veniva restituito, l’ha mantenuto per un anno e mezzo, non si sa cosa sia stato fatto con quelle somme, adesso si è rimangiato totalmente la parola e continua a dire che è stato votato dal 70% dei cittadini marsalesi.