Era sbarcato a Favignana il fratello del terrorista di Marsiglia. Si tratta Anis Hannachi, il fratello del killer di Marsiglia. Aveva combattuto tra i foreign fighters arrivati da tutto il mondo in Siria per partecipare alla jihad. È quanto hanno comunicato le autorità francesi a quelle italiane, che sabato sera hanno arrestato il tunisino a Ferrara. L'ipotesi delle autorità transalpine è che sia stato proprio Anis Hannachi a indottrinare e a provocare la radicalizzazione del fratello Ahemd.
Anis Hannachi era stato respinto dall'Italia nel 2014 quando arrivò a Favignana con altri tunisini su un barcone. È quanto emerso dalle indagini dopo l'arresto di Hannachi. La probabile presenza dell'uomo in Italia è stata segnalata dalle autorità francesi la sera del 3 ottobre e il 4 si è avuta la certezza che fosse nel nostro Paese, in Liguria. Hannachi è poi stato arrestato il 7 ottobre a Ferrara.
Al momento «non ci sono evidenze» che Anis Hannachi volesse compiere azioni in Italia o stesse pianificando attacchi nel nostro paese. Lo hanno sottolineato investigatori ed inquirenti nel corso della conferenza stampa in cui sono stati resi noti i dettagli dell'arresto del fratello del killer di Marsiglia. Al momento, inoltre, non sono emersi elementi che possano far ritenere che il 25enne tunisino avesse «solidi appoggi» logistici a Ferrara, dove è stato rintracciato e fermato.
Intanto ieri sono arrivati a Trapani 88 migranti (una donna e poi tutti uomini) di origine tunisina. Sono stati salvati al largo di Pantelleria dalla nave “Olympic Commander”, battente bandiera norvegese e inquadrata nel dispositivo Frontex. I tunisini non hanno diritto all'asilo politico, quindi per loro è pronto il foglio di via. Il fatto è che gli viene fatta un'intimazione a lasciare il suolo italiano, con l'organizzazione di un volo charter, ma nessuno rispetta l'ordine.
I migranti sbarcati dalla “Olympic Commander” sono stati condotti, intanto, all’hotspot di contrada Milo dove saranno sottoposti alle procedure di identificazione.