Michele Gandolfo consigliere comunale del Psi, si è appena conclusa questa tornata elettorale delle regionali e il suo leader, Nino Oddo, che è il segretario regionale del partito è rimasto fuori dall’Ars. Su Marsala ha preso poco più di 540 voti, cosa è mancato qui a Marsala per avere maggiori voti o c’è stato un impegno venuto meno?
Secondo me strategicamente si doveva giocare in un’altra maniera la partita. Nino Oddo che ha fatto l’accordo con Sicilia Futura avrebbe dovuto ambire a fare la lista lui e candidare i compagni di partito nei vari territori. A mio avviso avremmo raggiunto un risultato sicuramente superiore ai diecimila voti e avremmo preso il seggio. Purtroppo il fatto di mettere tre candidati che hanno racimolato 200 voti ha penalizzato la lista e di conseguenza non è scattato il seggio. Un errore strategico alla base.
Michele Gandolfo, siete rimasti in tre in consiglio comunale nelle fila del Psi, lei, Arturo Galfano e Ignazio Chianetta?
Sì, di Vito Cimiotta si sono perse le tracce da qualche mese.
Avete emanato un documento con il quale confermate la fiducia al vostro leader politico, non fuggite.
Sì, noi speriamo nel rilancio del partito. Tra qualche mese ci saranno le elezioni nazionali e noi siamo vicini a Nino Oddo.
Gandolfo, parliamo di amministrazione comunale, siamo freschi di nomine assessoriali. Salvatore Accardi rientra in Giunta e poi c'è la nuova nomina di Baiata. Come commenta queste scelte?
Io dico che Alberto di Girolamo rappresenta un capitolo chiuso, nel senso che è un uomo che ha perso il controllo della situazione. Non ha più riferimenti in consiglio comunale. A mio avviso dovrebbe dimettersi e ripresentarsi da solo, senza liste. Perché è bello essere eletti grazie ai partiti, grazie ai movimenti e il giorno dopo dimenticare da chi sei stato eletto. Di Girolamo, prima ha sfruttato i partiti e i movimenti e oggi si riscopre puro e va avanti da solo senza avere bisogno di nessuno, con risultati fallimentari, con un’amministrazione gattopardiana in cui tutto doveva cambiare ma non è cambiato niente, a partire dai rifiuti, per continuare con Villa Genna che è ancora abbandonata e la presa in giro del Commerciale che si era impegnato ad aprire e oggi si sta rimangiando tutto.
Gandolfo, a proposito, cosa ne pensa della situazione dell’Istituto Commerciale?
Da vent’anni questa è una questione che non si vuole risolvere. Probabilmente ci sono dei poteri forti dietro, l’ho detto in consiglio comunale al sindaco, e lui ha fatto marcia indietro. Come soluzioni, se non è possibile il tribunale, ci sarebbe la soluzione di Amabilina, che è già una struttura scolastica. Il fatto è che non si vuole risolvere questo problema. Il sindaco si rifiuta di incontrare la provincia, e non credo che i tecnici della provincia siano così stupidi da poter fare una richiesta del genere senza che ci siano i presupposti tecnici. Io non dico che si debba confrontare con il consiglio comunale, ma il sindaco non si confronta nemmeno con le altre istituzioni, compresa la provincia, recando danni alla collettività e sperperando denaro pubblico.
Michele Gandolfo, si avvicina la sfiducia al sindaco Di Girolamo?
Da parte mia sicuramente firmerò la sfiducia.
Lei lo dice perché questa non passerà mai o perché ne è convinto?
No, io ne sono convinto e sarò o il primo o il secondo avrà poca importanza, ma sicuramente ci sarà un gruppo di consiglieri che presenterà la sfiducia perchè ritengo che non abbia più la fiducia della città di Marsala. Dovrebbe dimettersi lui, ma dato che non lo fa la porteremo avanti noi la sfiducia.