Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/11/2017 21:26:00

Assessore Baiata, ma quale baseball?

Giovedì scorso, 30 novembre 2017, nel "salotto" di Top Sport, trasmissione televisiva curata dal collega Nicola Donato in onda su Canale 2, il tema centrale della stessa era quello relativo all'impiantistica sportiva marsalese. Accomodati nelle poltroncine degli studi di Strasatti, c'erano Peppe Milazzo (presidente dell'ASD Marsala Calcio), Alberto Di Girolamo (Sindaco di Marsala) ed Andrea Baiata, fresco di nomina all'assessorato allo sport della città lilibetana. Durante il dibattito, il "prof" ex allenatore dello Sport Club Marsala 1912 si è espresso in un proclama relativo ai programmi di creazione, manutenzione e ristrutturazione degli impianti sportivi siti sul territorio.

Baiata, dopo aver giustamente ricordato che il fondocampo dello Stadio (municipale) "Nino Lombardo Angotta" versa in condizione indegne e chiede urgentemente una sistemazione, ha declamato in rigorosa diretta televisiva che quando verrà ripristinato un terreno di fattura accettabile, non solo il calcio ne gioverebbe, ma anche tutte le altre società sportive marsalesi che sfruttano (o sfrutterebbero) l'impianto comunale... "come il rugby... ed il baseball".
Baseball?!
Increduli alle nostre orecchie, certi che l'assessore fosse caduto in un bisticcio linguistico e che intendesse qualche altra disciplina sportiva, gli abbiamo fornito il beneficio del dubbio.
Ieri, mercoledì 29 novembre, durante la diretta televisiva dell' incontro di pallavolo fra la Sigel Marsala Volley e la P2P Givova Baronissi svoltosi alla palestra "Fortunato Bellina" e trasmesso dall'emittente "Latr3", lo stesso Baiata, che stava assistendo all'incontro, è stato coinvolto al microfono dalla telecronista Rossana Giacalone. Qui, Baiata ha praticamente ripetuto in carta carbone lo stesso manifesto della settimana precedente... sì, lo stesso: "sistemeremo lo stadio, in modo tale che ne possano usufruire non solo i calciatori, ma anche chi pratica altri sport, come il baseball".
E no assessore, se è vero che per fare una prova il proverbio dice che di indizi ne occorrano ben tre, il fatto che lei ripeta a distanza di giorni la stessa cosa esclude che il riferimento allo "sport della mazza" fatto a Top Sport non fosse un lapsus.
Intendiamoci: tutti gli sport meritano pari dignità, e questa redazione si sta impegnando a fondo, con ottimi riscontri, nel dare visibilità e spazio a tutti, dal calcio al biliardo, passando per l'automobolismo e gli sport da combattimento. Inoltre, il baseball è uno sport bellissimo, praticato da centinaia di milioni di appassionati in giro per il mondo, soprattutto in America (terzo sport di squadra più diffuso negli USA, dopo gli intoccabili football e basket e sport nazionale in due Paesi caraibici come Cuba e Repubblica Dominicana). Sì, in tutto il mondo, ma poco, pochissimo in Italia... e niente o quasi in Sicilia. A Marsala, ovviamente, non ci risulta nemmeno l'ombra dell'esistenza di società di baseball (le più vicine dovrebbero essere nell'est dell'isola, fra Ragusa, Caltagirone e Paternò). E badi, assessore, che non ci basiamo solo sulla nostra percezione, ma siamo figli del nostro tempo, e c'è bastato digitare su Google "baseball Marsala" per trasformare i nostri sospetti in certezze: nessun risultato, il baseball a Marsala non esiste.
E certo, che non esiste, caro assessore. Il baseball viene praticato in un campo di forme totalmente differenti dal rettangolo (il cosiddetto "diamante"), inoltre nel campo di baseball si alternano le zone d'erba dalle zone in terra battuta, ovvero i "monti" di lancio e di battuta.

Sicuramente lei, fresco di nomina, deve ancora prendere confidenza con la (disgraziata) realtà sportiva della cittadinanza, una comunità che in passato ha portato atleti ai massimi vertici mondiali (ricordiamo i campioni mondiali del pugilato negli anni '60, ad esempio) e che adesso deve fare i conti, fra le altre cose, con la sciagurata gestione messa in atto sistematicamente dall'amministrazione pubblica degli impianti comunali. Un esempio su tutti, la Sigel Marsala Volley, militante fra mille sforzi nel prestigioso campionato nazionale di Serie A2 femminile, senza l'impianto che meriterebbe (il PalaSanCarlo), in una piccola palestra rovente d'estate, gelida d'inverno e piena di vergognose infiltrazioni d'acqua provenienti dal tetto nei giorni piovosi.

Assessore, sarebbe bello occuparsi innanzitutto dello Stadio, che in qualsiasi città italiana è il centro nevralgico dell'attività sportiva, e secondo poi di quegli sport che in città contano centinaie di tesserati e che potrebbero dividersi uno o al massimo un paio di "palazzetti", ovvero il volley, il basket, il calcio a 5 e la pallamano.
Il baseball, al momento, per noi piccoli, sporchi, poveri e provinciali rimane un "americanata" irraggiungibile.