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02/12/2017 06:00:00

Giuseppe Pagoto:"Una scelta infelice quella di Messineo di uscire dal Distretto Turistico"

Giuseppe Pagoto, sindaco di Favignana e presidente del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale. Pagoto, il commissario di Trapani Messineo ha dichiarato di voler uscire dal Distretto per via dei costi che non assicurerebbero risultati positivi. Questa iniziativa è parallela a quella, sempre del commissario Messineo di uscire dal contratto di co-marketing per il rilancio dell’aeroporto. Cosa ne pensate voi dalle parti del Distretto, vi siete arrabbiati?

Intanto il distretto è stato costituito soprattutto dal Comune di Trapani, quindi deve essere vista all’interno del Comune come una scelta che, secondo me è infelice. Non siamo arrabbiati, figuriamoci, abbiamo massimo rispetto. Sicuramente Messineo non ha avuto modo di conoscere le carte e di sapere quello che ha fatto il Distretto in questi anni e soprattutto quando ha avuto le risorse per farlo. Risorse che sono state spese dal Comune di Trapani, che ha appaltato, sviluppato, realizzato i progetti. Quindi, bastava al commissario fare due passi all’interno del palazzo per andare a vedere le attività del Distretto. Credo che la scelta sia stata dettata da un momento in cui l’esigenza del commissario era quella di uscire dagli strumenti di promozione, ad iniziare dal co-marketing per continuare con il Distretto.

Con queste scelte, il prossimo sindaco di Trapani che sarà eletto il prossimo anno, dovrà riannodare dei fili interrotti.

Guardi, per quanto riguarda il Distretto, il comune di Trapani nel 2016 ha ritirato per i progetti del Distretto un premio allo Smau di Milano. Possiamo discutere se i progetti erano buoni o meno, anche io ho fatto delle critiche, ma sicuramente allora furono talmente innovativi, ripeto, che il Comune di Trapani in quanto comune attuatore fu premiato. Forse il commissario tutte queste cose non le sa e non le sapeva e quindi da qui la scelta infelice. Una scelta secondo me politica, anche perché non parliamo di grandissime risorse che il comune di Trapani doveva versare.

Sono circa novemila euro i soldi per il comune di Trapani?

Novemila euro per la programmazione, ma queste sono le somme richieste che noi ogni anno dovremmo incassare da parte dei Comuni, cosa che non avviene perché molti comuni non pagano. Il Comune di Trapani non paga da tre anni. E’ chiaro che la programmazione viene fatta in base a quello che si vorrebbe fare e poi per mancanza di risorse non si fa. Novemila euro per un Comune come Trapani che dovrebbe essere capofila non sono tanti. Ognuno, poi, può fare quello che vuole, ma ci vuole sempre qualcuno che fa un’azione di promozione per tutti, in questo caso, se non lo fa il distretto o altri enti lo deve fare un Comune tra quelli più grandi come quello di Trapani o qualche altro.

Era un po' il tema quando la scorsa campagna elettorale di Trapani aveva un’aurea di normalità prima dei noti fatti di cronaca. E cioè che Trapani aveva bisogno di un sindaco che ricostruisse una leadership che in questo territorio si è persa.

Sì, altrimenti rimaniamo legati alle piccole azioni di ciascun comune. Prendiamo le fiere. Io sono, da sindaco di Favignana, uno che continua ad andare alle fiere, ma purtroppo andiamo divisi. Una mia piccola esperienza è quella di un paio di anni fa, quando siamo stai chiamati dalla società di gestione dell’Aeroporto di Palermo per gestire la nuova sala arrivi dell’aeroporto, ma poi dopo un mese abbiamo deciso di occuparci dell’aeroporto di Trapani. Ora ci sono tutta una serie di iniziative che è necessario che qualcuno coordini, il problema è trovare qualcuno che lo faccia. Io mio auguro che Trapani in futuro possa farlo ma credo sia più Marsala in questo momento storico, in grado di farlo.  Se non un distretto ci vuole un comune grande, perché se andiamo divisi non facciamo il bene del nostro territorio.