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05/12/2017 06:00:00

Agostino Licari: "Mi scuso per i disagi ma gli avvisi di pagamento andavano inviati"

Agostino Licari, vicesindaco e assessore alle Finanze del Comune di Marsala. I cittadini marsalesi si sono visti arrivare a casa in questi giorni 40mila cartelle di pagamento dei tributi. Vediamo di fare un pò il punto della situazione e chiarire se possibile tutta la vicenda?

Grazie della domanda, vediamo di rassicurare i cittadini. Intanto, non si tratta di cartelle, perché siamo nella fase dell’avviso bonario e del rapporto interlocutorio con il cittadino, che risulterebbe non aver pagato il tributo. La ragione dove sta. Noi abbiamo fatta un’azione per recuperare risorse dall’evasione fiscale. Un obiettivo che ci siamo voluti dare, importante, perché è anche morale. E’ immorale il mancato pagamento delle tasse, così come ha detto papa Francesco, perché questo comporta un danno per chi dovrà ricevere da queste tasse la solidarietà. Per fare questa azione abbiamo messo in campo l’Ufficio Unico delle Entrate che dall’anno prossimo si implementerà del tributo idrico, quindi dell’acquedotto, perché anche lì c’è una forte difficoltà di riscossione. In poche parole, cosa abbiamo fatto,  abbiamo internalizzato il servizio di riscossione della Tari che veniva esercitato dalla Mazal, con tutti i problemi che anche altri comuni hanno avuto e che fortunatamente il nostro Comune non ha avuto. Da questa operazione abbiamo fatto risparmiare ai nostri cittadini qualcosa come 600mila euro. Quindi, oltre ad un agio che ingiustamente pagavano i cittadini virtuosi, quelli che regolarmente pagano le tasse erano sottoposti ad un balzello inutile, il servizio, anche grazie a chi se ne occupa, è migliorato rispetto a quello grossolano e malfatto dalla Mazal che procedeva in maniera frettolosa. Così facendo abbiamo aumentato la base imponibile delle entrate tributarie.

Vicesindaco, avete con questa azione scoperto dei nuovi evasori?

C’erano degli errori della Mazal che procedeva in maniera frettolosa, incassando il grosso e non facendo il resto del lavoro, cosa che viene fatto, invece, dagli uffici. Avendo fatto transitare i dati dell’Aipa-Mazal alla nostra banca dati, ci siamo accorti di alcuni errori. Per la riscossione del pagamento dei tributi del 2012, questo era l’ultimo anno utile, e abbiamo voluto fare un’azione che non si era mai fatta e che era opportuno fare, pur sapendo che ci poteva essere qualche errore; io per la verità e mi scuso con i cittadini, speravo che gli errori fossero meno rispetto a quelli registrati ma purtroppo non è stato così, e si è verificato qualche problema anche con la nostra banca dati. Noi abbiamo allineato la banca dati con il catasto per non tartassare i soli noti e da lì emerso che vi sono parecchi concittadini evasori. Una per tutti, abbiamo scoperto che in città esiste la comunità dei cinesi. Nessuno aveva mai accertato gli immobili della comunità cinese che dovranno pagare oltre duecento mila euro che finora venivano esclusi dal pagamento, come abbiamo accertato anche alcuni immobili a cittadini che non vivono nella nostra città. Questo ha determinato delle anomalie e qualche immobile è stato così duplicato a causa di un catasto non ben allineato o si è verificato che, qualche nostro concittadino che ha regolarmente pagato e si è visto arrivare l’avviso di pagamento. C’è anche un problema a monte che è costituito dall’F24 e dai problemi causati dal lettore ottico.

E’ vero che sono stati emessi degli accertamenti a persone che sono passate a miglior vita?

Sì, lo confermo, purtroppo ci sono stati degli errori, perché la successione o i trasferimenti di proprietà, ad esempio, non sono stati dichiarati al catasto o ai nostri uffici e questo ha determinato che qualche immobile, che nel frattempo era passato di proprietà si trova con il vecchio proprietario perchè l’aggiornamento non è stato fatto. Vorrei dire direttamente ai cittadini che mi dispiace per qualche problema che stanno avendo, e innanzitutto sgombrare il campo dicendo, attenzione i sessanta giorni che noi diamo non sono rigidi ma flessibili, perché siamo in quella fase, per ora, con il contribuente che tranquillamente ha il tempo di regolarizzare con calma e al sessantesimo giorno non verrà messo a ruolo il tributo e avviato quell’accertamento odioso. Siamo in un periodo di interlocuzione con i cittadini, stiamo tutti tranquilli, diamo il tempo per poter fare tutto senza l'oppressione della scadenza.

I cittadini che hanno ricevuto gli avvisi di pagamento e per chi volesse mettersi in regola con le tasse dove devono andare e a quale ufficio rivolgersi?

L’Ufficio Unico delle Entrate si trova in via Garibaldi, nella sede del Comune. Voglio dire una cosa però, l’annullamento delle cartelle è dell’ordine del 10%. Abbiamo incassato qualcosa come settecentomila euro, non è che tutte le cartelle sono errate. Ci sono alcuni errori, come dicevamo perché non c’è stato l’aggiornamento. Gli uffici sono a disposizione anche telefonicamente o tramite pec e email per venire incontro al contribuente. Tutto questo ci tengo a dirlo serve per sistemare anche delle situazioni pregresse, perché, ad esempio, in alcuni casi si è annullata l’Ici ma ne è derivato un accertamento dovuto della Tari che non veniva pagata.

Vicesindaco, l’invio delle raccomandante ha comportato un costo per le casse comunali?

Le raccomandante sono a carico del contribuente non virtuoso.

Non c’è, dunque, un danno all’erario.

Assolutamente no. Non c’è nessuno danno all’erario. Il costo della raccomandata è carico del Comune solo nel caso dell’annullamento dell’avviso. Io non vorrei creare allarme, ma indubbiamente c’è un problema, ma questo serve per sistemare le nostre banche dati e per avere questo rapporto con il contribuente diamo la possibilità di mettere in linea un po’ tutte le banche dati ai fini di ampliare e aumentare la base imponibile per il solo scopo che è quello più importante, se siamo tutti a pagare pagheremo meno e le risorse che vengono da questa lotta all’evasione che abbiamo messo in campo sono le risorse che metteremo a disposizione dei cittadini più bisognosi.