Carabinieri in azione a Castelvetrano con controlli, denunce e arresti.
Nella giornata di giovedì 07 dicembre i militari della Compagnia Carabinieri di Castelvetrano hanno effettuato un servizio coordinato di controllo del territorio, incrementando la proiezione esterna e i controlli a mezzi e conducenti.
Tra Castelvetrano e Partanna sono state controllate 150 persone a bordo di 95 mezzi di trasporto di vario genere (automobili, motocicli e ciclomotori), elevate otto contravvenzioni al C.d.S. ed effettuate anche dieci perquisizioni personali e veicolari.
Nell’ambito del dispositivo rinforzato di controllo del territorio i militari del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare, conducendo i destinatari presso la Casa Circondariale di Trapani, e hanno deferito in stato di libertà un soggetto per porto abusivo di armi.
Nello specifico, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala S.P., 71enne castelvetranese già noto a questi uffici, in quanto nei pressi dello svincolo autostradale A/29 di Campobello di Mazara, veniva controllato dai militari operanti mentre si trovava alla guida della sua autovettura e sottoposto a perquisizione personale e veicolare veniva trovato in possesso di tre coltelli di genere vietato, che venivano sottoposti a sequestro.
A metà mattinata, sempre i militari del N.O.R., su disposizione del Tribunale di Marsala traevano in arresto CIRCELLO Leonardo, 37enne castelvetranese, disoccupato e sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, per la rapina perpetrata ai danni di un concittadino il 05 dicembre scorso.
Alle ore 16:30 circa, su disposizione del Tribunale di Palermo, eseguivano l’ordinanza di aggravamento di misura cautelare nei confronti di D’ANGELO Giuseppe, 26enne castelvetranese, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine: quest’ultimo, seppur sottoposto al regime degli arresti domiciliari nel novembre 2015 per una rapina in concorso commessa il 22/07/2014 in c/da Fontanelle di Campobello di Mazara, continuava a tenere in ambito familiare delle condotte penalmente rilevanti, per le quali veniva disposta nei suoi confronti una misura più restrittiva.