Mancano gli autisti e le ambulanze del 118 in servizio all'ospedale Abele Ajello a Mazara e ad Alcamo non possono partire per i soccorsi. Sono questi i primi disagi causati dallo spostamento dei uffici polifunzionali del Servizio emergenza-urgenza del 118 da Trapani ad Agrigento. La denuncia è del segretario generale della Uil Fpl Trapani Giorgio Macaddino. Per il sindacalista il problema è serio, considerando un bacino di 53 mila abitanti per Mazara e che le richieste di soccorso arrivano anche dai comuni vicini come Campobello e Petrosino.
"Nella precedente gestione - afferma Macaddino - si verificava raramente la chiusura delle postazioni 118 per mancanza di personale. Il passaggio ad Agrigento lo definirei da Guinness dei primati: in soli quattro giorni la prima ambulanza ferma per assenza di personale. Sembra uno scherzo, ma è quello che oggi accade a Mazara del Vallo, nel ristrutturato ospedale “Abele Ajello”. La cittadinanza mazarese si trova con un'ambulanza in meno per mancanza di personale. Di chi sono le responsabilità? Chi paga eventuali conseguenze?". Macaddino si rivolge pertanto all'amministrazione della Seus, al presidente della Regione e all'assessore alla Salute per chiedere «di intervenire per evitare disagi ai cittadini mazaresi e di allontanare coloro che non riescono a portare avanti il lavoro per cui sono pagati.
Lo stesso si sta verificando ad Alcamo con la postazione numero 85 dell’unità 118 ferma per mancanza di personale. A segnalarlo è lo stesso Macaddino: "La forte preoccupazione per la qualità del servizio di prima assistenza medica – afferma – cresce di giorno in giorno per la nostra provincia, che sembra essere diventata terra di nessuno. Mi verrebbe da dire che ormai siamo di fronte a una situazione apocalittica, conseguenza di scelte scellerate pur previste dal piano aziendale dell’Asp di Trapani”. Macaddino ha rivolto un appello al manager dell’Asp Giovanni Bavetta e al responsabile dei centri operativi Sues 118 Fabio Genco “affinchè intervengano per scongiurare l’ipotesi di mancata assistenza per la città di Alcamo”.
Dalla Seus fanno sapere che «è vero che manca il personale ma attualmente non possiamo farci nulla». Per Macaddino, invece, il problema esiste perché «non c’è una buona organizzazione del lavoro e delle unità operative. L’accorpamento degli uffici polifunzionali di Trapani e Agrigento porta a questi disagi». Si chiedono quindi interventi urgenti per sanare una situazione che potrebbe danneggiare seriamente gli utenti di Mazara e di chi richiede l’intervento del 118. La Seus Scpa (Sicilia emergenza – urgenza sanitaria) è la società consortile per azioni a capitale interamente pubblico, in house providing, costituita il 22 dicembre 2009 tra la Regione siciliana, socio pubblico di maggioranza, e le Aziende del Servizio sanitario regionale.
Nel «piano operativo strategico 2017 – 2019» è scritto: «La Seus provvede a tutte le attività strumentali connesse alla gestione del rapporto con l’utenza, nonché a tutte le attività previste dalla vigente normativa nazionale e regionale in materia di emergenze e di organizzazione, qualificazione e formazione del personale addetto al servizio. Nell’espletamento del servizio la Seus garantisce pari opportunità di trattamento a tutti i residenti, cittadini comunitari e stranieri presenti in Sicilia anche temporaneamente. Si prefigge di migliorare i tempi e l’appropriatezza degli interventi di soccorso attraverso l’implementazione di nuove tecnologie, la formazione e la partecipazione attiva del personale». Intanto i cittadini non possono contare su un servizio così importante per la salute.