Nino Oddo, segretario regionale del PSI, è impegnato per la campagna elettorale delle elezioni nazionali del 4 marzo come segretario del suo partito, ma è anche candidato.
Sono stato a Roma e abbiamo presentato la lista di “Insieme” che comprende i socialisti, i Verdi e i prodiani. C'è ancora in campo la possibilità di un ulteriore allargamento, abbiamo lanciato un appello alla Bonino e a Tabacci per creare un campo largo per la gamba sinistra della coalizione del centro sinistra.
Questa convergenza verso il PD è scontata?
Si. L'Italia esce da una fase di governo che ci sta portando fuori dal guado. Abbiamo dati parziali ma certamente positivi come la crescita dell'occupazione, una crescita del Pil. Sono i primi segnali forti di una crescita. Credo che questo sia un dato positivo, se cadessimo nei tentacoli dell'antipolitica cadremmo nel baratro. L'Italia ha bisogno di certezze, anche sul versante dell'immigrazione il Ministro Minniti ha fatto bene.
Oddo, lei è per un Matteo Renzi come Presidente del Consiglio o meglio un Gentiloni bis?
Io credo che Gentiloni sia condannato a proseguire il suo lavoro, nel senso che ha un grado di consenso che si è guadagnato sul campo e poi ha un tratto rassicurante, il Paese ha bisogno di questo. Renzi è il segretario nazionale del PD ed è questo il ruolo che gli compete. E' difficile poi che dalle urne esca una maggioranza che possa governare.
E alla luce di quello che ha detto cosa ci aspetta? Un Nazareno 2.0?
E' una ipotesi possibile, lo vediamo anche in Germania dove da 95 giorni non si fa il governo. Potrebbe esserci un governo di coalizione con un capo di Governo come Gentiloni.
Nello Musumeci si è presentato in Assemlea elencando quello che vorrà fare insieme al suo esecutivo e poi ha parlato di situazione drammatica. Musumeci, durante il governo Crocetta, era lì insieme a tanti altri, insieme a lei. Perchè tanto stupore?
La classe politica siciliana nel campo dei rifiuti paga una serie di ritardi gravi che non sono riconducibili a Crocetta né a Musuemeci. Si è fatta molto demagogia sui rifiuti, quando nel 2006 Cuffaro puntò sui termovalizzatori si arrivò solo alla gara perchè qui in Italia e in Sicilia, ci sono fortissime resistente. Sono passati undici anni e non si è fatto niente, siamo in una situazione drammatica, le maggiori discariche siciliane possono ricevere rifiuti solo per un mese massimo. Bisogna assumere decisioni con una certa urgenza e non escluderei la nomina di un commissario nazionale per tale emergenza, che vada al di là degli schieramenti di partito.
Parliamo di amministrative di Trapani, che obiettivi si pone il Partito Socialista?
Puntiamo a confermarci forza importante confermando gli oltre 3000 voti di tre mesi fa. Sulla sindacatura in questo momento credo che Trapani abbia bisogno di un sindaco che vada oltre gli steccati della politica tradizionale, un sindaco che possa avere larghi consensi e che possa anche fare da garanzia per far recuperare il rapporto tra i cittadini e le istituzioni.
Ho lanciato, provocatoriamente, un nome che è quello di Andrea Bulgarella. Un imprenditore, uno dei migliori, illuminato, capace di realizzare grandi opere. Un uomo capace di destare entusiasmo in questa città di Trapani. Le altre ipotesi messe in campo non mi sembrano di grande coinvolgimento, vedo tanti movimenti civici più o meno estemporanei, con dubbio radicamento sul territorio ma dimostrano che i partiti tradizionali sono in difficoltà.