Giancarlo Cancelleri, parlamentare regionale del movimento Cinque Stelle, lei ha etichettato il discorso del presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha fatto in aula un “Trattato sul nulla”. Perchè queste trenta pagine, di discorso programmatico, sono per voi un discorso generico e senza soluzioni?
Trenta pagine che si sono consumate in 85 minuti di sermone, ha superato anche Crocetta. Ha fatto un elenco di quelli che sono i problemi della Sicilia. Non c'è bisogno di diventare presidente della Regione per raccontare ai siciliani quali sono i problemi. Mi sarei aspettato, invece, un elenco nel dettaglio di tutte le soluzioni che vuole mettere in campo e poi si poteva disquisire se essere daccordo o meno. E' stata, invece, una cosa molto vuota. Abbiamo fatto notare che siamo pronti a collaborare se il Governo regionale volesse attingere alle idee delle altre forze politiche che ci sono in campo. Ho volto poi lo sguardo verso la maggioranza e ho fatto notare al presidente che manco la sua maggioranza era in Aula ad ascoltarlo, la dice lunga su che tipo di maggioranza c'è.
Anche il deputato Cateno De Luca non ha avuto parole compiacenti verso Musumeci, nonostante sia stato eletto in un partito di maggioranza.
De Luca è già passato al gruppo misto e non è il solo, anche altri lo hanno seguito. Questa legislatura parte con un piede anomalo, nemmeno Crocetta aveva la maggioranza ma era riuscito a fare nei primi sessanta giorni qualcosa in Aula. Qui, siamo a più di settanta giorni dall'elezione e mi sembra che nell'opinione pubblica non ci sia la percezione di nessun movimento. Del resto abbiamo finito di completare le commissioni parlamentari solo qualche giorno fa. Attenzione, questa non è la prassi perchè la prima seduta viene insediata entro quindici giorni dalla proclamazione direttamente dal presidente della Regione che poteva proclamare l'Aula anche prima e non il 17 di dicembre, per come ha fatto Crocetta cinque anni fa.
La perdita di tempo è indice di poca chiarezza dentro la stessa maggioranza...
Probabilmente è dato dal fatto che non si trovava la quadra. L' unica cosa chiara del suo discorso, a domanda fatta, è che per quanto riguarda le province e i suoi dipendenti che tornino a prestare i loro servizi. Inoltre il presidente indica che alle province verranno affidate nuove competenze ma questo significa un esborso in più da garantire a chi lavora.
Anche la materia dei rifiuti, Musumeci, vorrebbe delegare alle ex province...
Per fare gestire i rifiuti alle province significa che dovremmo anche trasferire i danari e non credo che nel bilancio regionale ci siano queste possibilità. La cosa più imbarazzante di questo Governo è che si è tornati a parlare di poltrone, ridare vita alle province con nuove elezioni e quindi creare quelle poltrone di sottogoverno che vanno poi a risolvere i mal di pancia che ci sono nei vari partiti. Mi pare che sia un ritorno al passato abbastanza imbarazzante, tornare indietro è davvero bizzarro.
Come funzionano le parlamentarie? Quando si saprà chi saranno i candidati che si potranno votare?
Questa settimana sceglieremo i nostri candidati nei collegi plurinominali. Per i collegi uninominali faremo un ragionamento diverso, cercheremo delle persone che potranno portare un valore aggiunto.
Non iscritti al movimento?
Non necessariamente iscritti alle parlamentarie ma la voglia di sposare le idee del movimento. Chiaro che se lo devi rappresentare ne devi anche condividere i valori. In molti ci hanno cercato e stiamo ricevendo tantissime richieste. E' chiaro che l'ultima parola spetterà al capo politico che è Luigi Di Maio.