Luigi Giacalone, segretario generale della ConfArtigianato e numero due della Camera di Commercio di Trapani. Camera di Commercio che dovrebbe accorparsi con quella di Agrigento e Caltanissetta. Quando si farà questa unione delle Camere di Commercio?
C'è la legge. Ma sono stati presentati alcuni ricorsi che riguardano la composizione del consiglio della nuova Camera di Commercio. Se non si risolvono questi problemi non si farà l'accorpamento.
Allora se ne parlerà tra un paio d'anni.
Non lo so, dipende.
In questa composizione, Trapani-Agrigento-Caltanissetta, Trapani perde di centralità. Caltanissetta è territorio di Montante, Agrigento è politicamente forte in Sicilia. Trapani può essere più debole?
Dipende dalla composizione del consiglio. Su 33 componenti, se i dati di Confcommercio e Cidec vengono confermati prenderebbe 12 consiglieri.
E la Cna quanti ne prenderebbe?
In base a questi dati ne prenderebbe 3. Secondo me non c'è proporzione. La Cna è presente in tre province, mentre la ConfImpresa o la Cidec che sono presenti in una sola provincia verrebbero a prendere quasi il doppio dei consiglieri. C'è una evidente sproporzione.
A Marsala ci sono 11 tassisti. Lei qualche giorno fa, con la ConfArtigianato, ha preso le loro difese per la questione degli stalli all'aeroporto di Birgi e della tariffa unificata. Che sta succedendo?
Il Prefetto ci ha convocato assieme al sindaco di Marsala, al presidente dell'Airgest, al Commissario straordinario del Comune di Trapani per discuterne. In sostanza il decreto del presidente della Regione prevede che il servizio taxi venga espletato per il 50% dai tassisti di Marsala e per il 50% da quelli di Trapani. Ma c'è un problema legato alla tariffa unica per il tratto Birgi-Marsala e viceversa, che costa 20 euro, e per il tratto Birgi-Trapani e viceversa, che è 30 euro. Questi due Comuni devono mettersi d'accordo sulla tariffa. Non possono essere penalizzati i tassisti di Marsala.
Perchè cosa succede, che il tassista marsalese, chiedendo meno soldi, viene allontanato?
Si crea un clima di tensione con i colleghi tassisti di Trapani. I vigili urbani dell'aeroporto, che fanno parte del corpo di polizia municipale di Trapani, intendono risolvere il problema allontanando i nostri tassisti. E' una cosa inaccettabile. E' una battaglia di diritto. Parliamo di tassisti che hanno fatto investimenti, se gli si preclude il servizio rischiano il fallimento. Col sindaco di Marsala vorremmo parlare anche di altro.
Che cosa?
Come il servizio che si può fare dentro la città. Neanche all'ospedale ci sono gli stalli per i tassisti.
E che rapporto ha lei con il sindaco Di Girolamo adesso? Dopo tre anni dalle primarie del Pd a cui partecipò anche lei, e poi uscendone sconfitto si alleò con Massimo Grillo, avversario di Di Girolamo.
L'esperienza delle primarie è stata bellissima. Non facevo attività politica in primo piano da tempo. In quel momento avevo fatto un ragionamento con Antonio Parrinello per una politica riformista in città mettendo al centro il mondo dell'impresa. Tutto questo non veniva fatto dagli altri. Abbiamo un ottimo rapporto con Alberto Di Girolamo.
Abbiamo o avevamo?
Abbiamo. Bisogna distinguere gli impegni politici e le relazioni personali.
Che giudizio dà su questa sindacatura Di Girolamo giunta al giro di boa?
La buona volontà della giunta c'è. Il problema è che sono troppo legato all'oggi, all'ordinaria amministrazione. Ma bisogna creare le condizioni per attrarre capitali, i grandi investimenti. Ci vogliono i servizi essenziali, ma anche la possibilità di dare valore alla città.
E come si fa?
Noi abbiamo ad esempio delle opere importanti, come l'ex Carcere e la caserma dell'Aeronautica, l'istituto Antonietta Genna. Se venissero messe a disposizione di imprenditori per investire in queste strutture per produrre credo che possiamo dare alla nostra città un'impronta più europea.
Si parla sempre di investimenti e imprenditori di altri paesi. Ma cosa manca a questo territorio per attrarre gli investitori?
L'imprenditore investe dove ci sono le condizioni. Se si fa un bando per l'ex caserma dell'Aeronautica l'imprenditore investe. Ma se non ci sono le opportunità va altrove.
A volte si ha la sensazione che il sindaco si appoggi solo sulla realizzazione del porto della Myr.
Il porto è importantissimo. Come anche il progetto sulla viabilità già avviato. Ma non basta.
Cosa sta succedendo con i panettieri sull'apertura nei festivi?
Crocetta fece un decreto sui panificatori pieno di contraddizioni. Una cosa fatta in fretta e male sulla chiusura domenicale dei panifici, ma che prevede l'apertura dei supermercati. Non valorizza l'attività di panificazione. La turnazione viene fatta male perchè è difficile mettere d'accordo tutti i soggetti. In sostanza è un regalo alla grande distribuzione.
Avete parlato con qualcuno della nuova giunta Musumeci?
Con l'assessore Mimmo Turano. Ci ha detto che entro qualche settimana il decreto verranno fatte delle importanti modifiche.
Ad esempio, ne avete suggerita qualcuna?
Sì, che va bene il giorno di chiusura ma non per forza il festivo. Sarà il panificio a decidere quale giorno della settimana riposare. La legge stabilirà anche il valore del nostro pane, che non è la stessa cosa delle baguette. Bisogna lavorare su un protocollo alimentare.
Qual è secondo lei la categoria più in difficoltà nel nostro territorio?
Quella legata al settore edile. Le costruzioni sono sempre meno, gli appalti pubblici sono pochi. L'edilizia privata è ferma.
Il Comune se potesse cosa dovrebbe fare di concreto?
Quando ho parlato col sindaco ho trovato una discreta disponibilità ad esempio sulla questione dei tassisti. Abbiamo lavorato insieme. Il problema è che la macchina amministrativa non funziona. La città è in crisi, buia, bisognerebbe un colpo di reni.
C'è la possibilità che lei torni in campo e candidarsi in futuro?
No, mi godrò la mia pensione.
Il sindaco invece ha deciso di candidarsi solo dopo esser andato in pensione.
Sono visioni opposte. Ma non mi ritiro dall'attività politica. Non sarò mai un qualunquista.
Alle politiche chi vota?
Voterei Pd, come male minore. Se il sindaco di Petrosino si candida con LeU mi trovo un po' in crisi.
E' ottimista sul futuro del Paese?
Sono pessimista. Ci troviamo davanti a delle elezioni senza elettori, non ci sarà più del 50% al voto. Una legge elettorale pessima, e una classe dirigente non all'altezza. Parecchi nel mondo dell'impresa stanno pensando che non hanno bisogno della politica e si risolvono i problemi da soli. Questo è molto triste e ricorda molto il fascismo.